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Persiane sul Marciapiede, l'opera che raccoglie la saga di Fulvio e delle sue persiane, pronto per la stampa in formato PDF. [Scarica]
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marcoa [Marco Attardo] [10.02.2011 23:14] Prendendo spunto da quanto affermato da Fulvio e Francesca e riprendendo alcuni punti del mio intervento precedente, vorrei aggiungere delle precisazioni e dei chiarimenti. Innanzitutto, premessa fondamentale, vorrei sottolineare che in questa discussione si stanno trattando temi che riguardano la realtà di Terranera, del Comune di Rocca di Mezzo in generale ed ho voluto fare cenno ad altri comuni del cratere comunque di analoghe caratteristiche e dimensioni. Non mi permetterei mai di esprimere giudizi cosi’ pubblicamente, se pure pensassi di averne le competenze (non credo di averle), sulla globalità dell’intera popolazione colpita dal sisma, prima di tutto perché sono contrario alle generalizzazioni su larga scala e poi, di pari importanza, per una questione di rispetto. Sono al corrente dell’attivismo di gran parte degli abruzzesi e sposo ogni iniziativa senza riserve. Pero’ voglio sottolineare un mio punto di vista: le ideologie, i sentimenti, la filosofia-politica possono esprimersi mediante un attivismo, a mio parere assolutamente necessario, che abbia come obbiettivo quello di cambiare le cose ad ampio raggio secondo tempistiche che inevitabilmente si riconducono ad un medio-lungo termine. Io mi sto riferendo, invece, a cio’ che di piu’ pratico e concreto troviamo nella realtà di Terranera e dintorni. In sostanza le domande che mi sono posto sono: quanto, di cio che è stato fatto finora, si sarebbe potuto fare meglio? la mia risposta è molto! Di chi sono le responsabilità? Ho tirato in mezzo un po’ tutti, cittadini e amministrazioni. Ed il futuro, come lo vedo? Nero, se non cambia l’atteggiamento generale. Pensate che, quando cominciavano ad uscire le prime ordinanze sulla ricostruzione e si delineava il quadro futuro, a piu’ di una persona dissi che se tutto fosse andato come si prospettava la disgrazia del terremoto avrebbe dato origine ad un restauro totale del paese che sarebbe tornato molto piu’ bello di prima. Forse erano sogni…ora vedo piu’ vicini gli incubi dell’Irpinia o della Sicilia. Per scelta professionale ed ancor prima caratteriale sono abituato innanzi tutto ad agire con gli strumenti che ho, a sfruttare le possibilità che mi si prospettano ed ad andare avanti veloce fino al raggiungimento dell’obbiettivo o almeno fino a che la strada che percorro mi consente di procedere. Essendo una piccola pedina che pero’, nella sua nicchia, la ricostruzione la deve fare sul campo ribadisco che non ho ancora incontrato nessuno che si è messo sullo stesso campo in cui mi trovo io con un atteggiamento concreto e risoluto…forse sono sfortunato! Tornando all’inizio della tragedia, in pochi giorni la Protezione civile a visionato praticamente tutti i fabbricati indicando gli aggregati edilizi; gli stessi sono stati pubblicati dopo mesi per permettere i secondi, terzi sopraluoghi (prima cazzata: si poteva prima pubblicare gli aggregati, cosi chi avesse voluto progettare magari lo avrebbe fatto e poi, col tempo necessario, si sarebbero potuti fare gli altri sopraluoghi per chi ne avesse fatto richiesta). Dopo altri mesi e stata resa nota la perimetrazione del centro storico (il famoso cerchio rosso con gli aggragati che pero’ erano sempre gli stessi). Qualcuno a chiesto a voce alta il perché di questa lungaggine? Si è protestato per questo? mi auguro di si. Quello che invece in molti sicuramente hanno fatto è stato rientrare nelle case inagibili o in quelle inagibili per rischio esterno. Questo oltre ad essere un reato penale (per carità in Italia, liberamente, se ne commettono di peggiori) è secondo me il primo segnale di menefreghismo nei confronti della situazione ed il chiudere un occhio da parte degli organi di controllo è come voler dare un contentino per tenere calmi gli animi che infatti se ne stanno buoni e tranquilli in attesa. Poi è stata la volta di costituire i consorzi e non mi sembra che il giorno dopo la pubblicazione si è creata la fila al comune per firmare; la testimonianza piu’ ricorrenete che ho raccolto: “ma non lo so ho dato tutto in mano a Tizio, non so niente, aspetto di essere chiamato”. Se un tecnico a 30/40 pratiche da seguire ed in piu’ deve fare pure il rappresentante di condominio è normale che passino dei mesi, infatti il termine per costituire i consorzi è stato prorogato due volte. Ora è la volta dei piani di ricostruzione. Per chi non sapesse cosa sono c’è un documento molto chiaro che citando ordinanze e decreti spiega approfonditamente di cosa si tratta (su google “piani di ricostruzione note di strategia”). Qual è la situazione? Meno di zero….giorni fa c’era un articolo di giornale in bacheca al comune: il sindaco partecipa alle discussioni per decidere chi li deve fare. Il piano di ricostruzione è un obbligo di legge del sindaco, punto. Vi assicuro, lo ripeto, per Terranera potrebbe essere un fascicolo piu’ piccolo di quello che ho citato per descriverlo se si volesse essere rapidi! Questi sono stati i passaggi per me che la situazione la vedo da molto vicino ed all’affermazione che ho sentito spesso “i soldi non ci sono”, che sicuramente su larga scala corrisponde a verità, voglio controbattere con una domanda: in quanti li hanno chiesti questi soldi? In pochi. A me risulta, dai tecnici che stanno lavorando nella zona a meno che non mi abbiano raccontato balle, che tutte le domande di contributo che sono state presentate siano andate a buon fine. Spero di essere stato esaustivo ed aver chiarito ogni eventuale equivoco riguardo al mio sfogo. Concludo dicendo che sono e rimango un tecnico; per scelta caratteriale, che puo’ essere naturalmente criticata essendo soggettiva, non voglio fare opera di sensibilizzazione ma rimango a disposizione qualora servisse un supporto relativamente alle mie competenze e nei limiti delle mie possibilità.
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Anna [Anna Maria Santilli] [10.02.2011 21:38] @Giovanni: sorry. Hai ragione...ho scritto una cosa un pò criptica, era un messaggio per Francesca Tosi. Nulla che non si possa raccontare qui, forse davvero di scarso interesse per la Piazza, ma te lo racconto volentieri. Per una serie di ragioni ( omo che dorme in mio letto a letto con l'influenza) e arte varia abbiamo passato una strana e bella vigilia di Natale sole donne, tutte cugine compreso Francesca bevendo caffè borghetti e parlando delle nostre storie di vita, passate, presenti e future, accampate nella mia cucina. Francesca ha regalato ad ognuna di noi un bicchierino da liquore di vetro colorato. La sera è stata bella, densa, piena di parole e di persone che non c'erano, ma erano lì con noi. Una notte a parlare dell'amore in tutte le sue infinite espressioni. A notte , salutandoci, io ho messo il mio bicchierino sulla libreria. Le altre donne della mia vita, come a suggellare un patto e un'amicizia e un comune sentire hanno messo i loro bicchieri vicino al mio. Sono lì, attendono un'altra sera insieme, ognuna riprenderà il suo e le parole riprenderanno a a filare i pensieri, i pensieri le storie e le storie la vita e la vita diventerà, ancora, una storia da raccontare. Chissò se anche noi, così diverse, così sintoniche, in tutte le nostre età e i nostri colori, potremo, poi , raccontarle ai nipoti. La vita è così: storie di ieri , di oggi, di un domani che ha ancora da venire. Ma Terranera c'è sempre, nelle nostre storie. E' una radice fonda, ineludibile. Abbracci&Baci
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dicleg [Giovanni Di Clemente] [10.02.2011 18:59] Vero! Ma il privato cittadino ha tutto il diritto di esprimere le sue sensazioni, caro Zio... Anna, hai magnificato (a ragione) il pensiero di Francesca ed il suo modo di esprimerlo... ma mi pare che l'entusiasmi ti abbia portato a scrivere in un modo tale che ... non ti seguo più! Ciao a tutti
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nardial [Aldo Nardis] [10.02.2011 11:38] Fulvio, hai attribuito arbitrariamente due sensazioni alla reazione di tuo Nonno ed hai scelto la seconda perché + conforme alla tua visione delle cose; è tuo diritto. Ma corrisponde veramente alla realtà? l sorrisetto di zia Domenica mi ispira un solo sentimento: fierezza per il suo uomo. Ciò detto, insisto che non è questo il luogo e il momento per esprimere la SUA fede politica o religiosa. Ripeto, rispettiamo l'art. 2.2 dello Statuto
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sbrvlizz [Fulvio Giuliani] [09.02.2011 23:39] E' la sindrome di Peter Pan. Hai ragione Aldo. Mi spiace se esagero in certe affermazioni ma, come molti, la rabbia e l'impotenza mi portano ad esagerare. Mia nonna Domenica mi raccontava che mio nonno Gregorio Bruni (suo marito) senza capelli come me, non toglieva mai il cappello. Lo teneva persino mentre mangiava. Così successe che una sera, la sera della Madonna, mentre la banda in piazza suonava "giovinezza che, all'epoca era il pezzo che chiudeva la serata della festa al posto di Fratelli d'Italia tenne - come sempre - il cappello in testa. Il podestà dell'epoca (o chi per lui) con un gesto brusco gli tolse in modo sgraziato il cappello facendoglielo cadere dalla testa. Con un sorrisetto mia nonna concludeva che dovettelo toglierlo dalle mani per quanti cazzotti gli aveva dato. Non mi è dato sapere se la sua reazione fosse nata dalla vanità offesa oppure da un silente antifascismo. Mi piace pensare che la seconda delle due fosse stata la ragione della sua pericolosa reazione. Così quando da grandicello io domandavo a mio padre:"ma come avete fatto a sopportare tutto quello?" mio padre non rispondeva. Per questo ammetto che non è assolutamente il caso di tirare fuori ad ogni occasione il mio disprezzo verso l'attuale (e ormai da venti anni) capo del governo. E per questo motivo mi sento di dire che hai ragione. Che i termini vanno moderati e che non devo prendere a pretesto situazioni altre. Ma, mi piace pensare che, se mai i miei figli avranno a loro volta dei figli e io avrò la fortuna di parlare con loro io potrò rispondere che non sono mai stato zitto. Mai. Per questo mi irrito se, in buona fede, mi dicono che non sto facendo niente per cambiare questa stato di cose. Tra le quattordici persone che hanno depositato il testo della legge di iniziativa popolare c'è anche la mia firma. Io e altri tredici illusi. E ti assicuro che gli altri sono molto più combattivi Non sono iscritto a nessun partito ma ero e resto profondamente antifascista. E se questo non dovesse conciliarsi con la Pro Loco, mi spiace per la Pro Loco (ma non credo). Per quanto riguarda il commento di Marco, che condivido pienamente, rinnovo l'invito e chiedo venia per la digressione. C'è bisogno di tutti. Soprattutto dei quelli capaci. Lui è un giovane in gamba e un professionista. C'è tutto lo spazio possibile per contribuire a migliorare tecnicamente questo progetto e a farne di altri. Per questo gli sarò grato se parteciperà alla riunione, insieme alla sua famiglia, per discutere e migliorare le tante idee che stanno nascendo. Tutti ce ne potremo giovare.
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nardial [Aldo Nardis] [09.02.2011 11:58] Fulvio, la tua risposta a Marco mi sembra buona. Penso, invece, che nella tua "nota di stile" ti sei lasciato andare un po troppo su polemiche/politiche. Riferendoci, in questo momento, in modo particolare alla nascita della Pro Loco a Terranera, dovremmo attenerci il + possibile al rispetto dell'art. 2.2 dello Statuto.
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Anna [Anna Maria Santilli] [09.02.2011 10:46] Fra.Tosi...piccole cuginette crescono. E come crescono bellle e capaci : è un piacere leggerle sapendone i percorsi. Il tuo "bicchierino" t'aspetta pieno d'orgoglio bicchier/paterno. Caffè Borghetti ghiacciato vista la primavera che s'avanza. Befane d'attorno in cucina sulle sedie , io sul tappeto da buona zingara che sono. Il "resto dell'Italia" legge e comprende e , personalmente, ringrazio per il dibattito. Vorrebbe, forse, poter fare di più. Per quello che è possibile. Con il cuore e l'intenzione ci siamo. Magari non vicini, non sudati, senza striscioni. Ma con il medesimo sgomento. Abbracci a tutti, saluti da qui.
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sbrvlizz [Fulvio Giuliani] [09.02.2011 01:25] e dibattito sia. Ciao Marco. Francesca ti ha già illustrato il suo punto di vista. Per quello che mi riguarda e per quanto possa sembrare strano nessuno dei cittadini di Terranera o di altrove (almeno quelli che hanno conservato il senso della realtà) è rimasto inerte ad aspettare i doni del principe. Ma la rabbia e la protesta non interessano in tempi in cui le televisioni sono tutte concentrate sui vizi privati dell'imperatore. Ci siamo sentiti con te all'inizio di questa storia (la pro loco) proprio per evitare equivoci e io ti ho raccontato, per quanto si possa fare a telefono, il perchè stiamo tentando di ricompattarci e quali sono le esigenze immediate. Visto che frequenti gli uffici del comune avrai avuto modo di constatare che tra i paesi dell'altopiano Terranera è quello con danni maggiori. L'80% del paese è "crepato" al punto tale che non è stato neanche necessario dividerlo in zone. L'intero paese al di sopra della strada provinciale è diventato centro storico. Il che significa che verrà affrontato tutto contemporaneamente nei piani di ricostruzione. Le contraddizioni sono evidenti. L'alternarsi caotico delle squadre della P.C. che hanno fatto i rilievi ha portato a dei responsi in qualche caso assurdi. La casa accanto alla tua alla piazzetta che ha muri portanti in comune e un piano di meno è agibile (sia a destra che a sinistra) mentre la vostra è totalmente inagibile. Il che NON DOVREBBE ESSERE POSSIBILE. I puntellamenti sono inesistenti (se si toglie qualche legatura con il fil di ferro). Tutto è fermo al momento del terremoto. E' anche per questo che stiamo cercando di trovare un comune sentire e mettere in fila le priorità. La sede della pro loco non è il punto di arrivo, tantomeno vuole essere decontestualizzata o alternativa alla ricostruzione delle case private. Ha un suo significato. Noi tutti non abbiamo un luogo dove incontraci insieme ne per fare progetti di sviluppo ne per leccarci semplicemente le ferite. Sono capitoli di spesa diversi. La chiesa verrà ricostruita ed ha uno stanziamento dedicato (170.000,00 €) il resto del paese seguirà con i tempi e i soldi che dall'alto arriveranno. Quando e se arriveranno Per trasparenza i soldi non ci sono. E quei pochi che arrivano vanno ancora nel capitolo "emergenza". Per questo è importante che anche tu ci dia una mano. Possiamo continuare a discutere per trovare una soluzione comune, come pare ci si stia avviando. E poi lavorare per metterla in atto. Il 19 febbraio c'è l'assemblea. E' aperta a tutti. Non è necessario essere iscritti per partecipare. Se si vuole votare bisogna aderire ma il contributo di ognuno, in qualunque direzione vada, è un mattone in più. Cerca di partecipare, insieme alla tua famiglia perchè di cose da dire e da fare ce ne sono molte. Lo so che è un sabato da togliere al riposo o allo svago ma ti assicuro. Ne può valere la pena. Da ultimo una piccola nota di stile. Da 22 mesi NOI - tutti in misura diversa - ma tutti, ci siamo dati da fare per far capire al resto dell'Italia che la favoletta del paese di fruttolo con le casette belle per i terremotatini era una grandissima bufala. Che il grande eroe dei generosi - sottosegretario alla protezione civile - era il boss di una cricca di banditi e che in questo territorio per mesi e mesi vigeva (e ancora resiste) un controllo militare del territorio. Abbiamo speso notti, salute, giornate intere, denaro per fare in modo che ci si rendesse conto che 2.800 euro a metro quadrato per dei prefabbricati era una truffa per l'intero paese. Abbiamo messo in scena lettere e canzoni. Abbiamo scritto una legge che togliesse il respiro al regime delle ordinanze sulla quale stiamo raccogliendo firme, abbiamo chiesto e stiamo ancora chiedendo da subito TRASPARENZA e LEGALITA'. I miei e i tuoi paesani, anche quelli con più di 70 anni, hanno preso la macchina o gli autobus per venire a Roma a prendere mazzate per chiedere regole certe. Siamo ovunque tacciati di ingratitudine o di lesa maestà. I più attivi e quelli più danneggiati fanno i professionisti. Guadagnano cioè solo se producono. Ma non sono mancati a tutti questi appuntamenti. Davanti a Montecitorio, alla prima manifestazione sotto un sole sfiancante, io ho incontrato i tuoi genitori e li ho salutati, come sempre, con piacere e con affetto. Ti assicuro che NOI non siamo rimasti fermi ad aspettare.
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Francesca [Francesca Tosi] [08.02.2011 17:41] Ciao Marco, sono contenta di trovare in piazza un commento che lascia molto spazio al dibattito. Ho trovato che il tuo fosse un intervento limpido e circostanziato e che, benché nasca da alcune tue esperienze personali, si propone di stimolare e raccogliere le opinioni di altri (proposito non così scontato) e riguarda più in generale una condizione comune a molti e sicuramente l’interesse di tutti. Di recente ho fatto il tesseramento alla neonata Pro Loco e parteciperò sicuramente alla riunione del 19 febbraio, in cui si eleggerà il consiglio direttivo e si faranno delle proposte per il programma di attività per il 2011. Mi sono tesserata, come anche altri suppongo, sulla base di un sentimento di fiducia verso una possibilità ancora inesplorata a Terranera di costituire un organismo pubblico che operi per l’interesse pubblico, con mezzi finanziari su cui in linea di massima tutti possano esercitare un qualche controllo, che dia a tutti pieno diritto all’ascolto delle diverse esigenze e una rappresentanza certa e permanente in seno agli enti locali, che sia una struttura ricevente di natura e missione inequivocabili. Scusami per aver ribadito queste ovvietà: non mi sembra in effetti che i tuoi dubbi riguardino l’opportunità o meno dell’esistenza della Pro Loco. Ma credo che la missione stessa della Pro Loco, riassunta in queste poche righe, e il fatto che essa abbia una sede, una presenza fisica -una legittimità- sul territorio, in parte coincidano. Non mi è difficile presumere che una delle caratteristiche più importanti di una Pro Loco che funzioni bene e sia a disposizione effettiva di coloro che ne hanno bisogno è che sia accessibile nella stessa misura per tutti e in ogni momento. Al di là di email, newsletter e avvisi vari su facebook, non si può certo pensare che quando ne avremo bisogno, per questioni individuali o collettive, ci si debba recare a casa di qualcuno per porre questioni e sollecitare dibattiti. Sarebbe scoraggiante per molti, oltre che con molta probabilità una prassi sgradevole ed esclusiva (coi risultati che ti puoi facilmente immaginare). Poi c’è la questione della sede non solo in quanto ‘ufficio reclami’ o luogo preposto alle assemblee. La sede dovrebbe essere anche luogo di aggregazione, punto nevralgico di incontri e scambi e a dio piacendo una ragione in più per riaffacciarci più spesso a Terranera. Se poi fosse a disposizione anche per delle iniziative private di interesse sociale, ci toglieremmo ogni dubbio restante sulla sua utilità. Tu dici che pensi sia fuori contesto concentrare gli sforzi sulla costruzione di una sede per la Pro Loco, che sia come se si stesse mettendo in secondo piano tutto il resto. Il mio punto di vista è che ‘tutto il resto’ è già a Terranera da lungo tempo, e non è mai stato affrontato in maniera compatta e unita dalla popolazione. Anche prima del terremoto ci sarebbero state cause importanti per il decoro e la sicurezza, tanto per cominciare, da perorare a una sola voce e questo non è mai successo. Io penso che agire nel nome della collettività e dell’interesse comune richieda una rappresentanza comune che sia pubblica, trasparente, accessibile a tutti e individuabile sul territorio, proprio perché rappresenta il territorio e non un gruppo di persone. Se sei preoccupato dell’opportunità della costruzione della sede per lo sforzo finanziario che richiede, ne possiamo parlare e immagino che lo faremo alla prossima occasione utile. Se ti chiedi se contribuire a costruire, anche fisicamente, un tessuto sociale più resistente non sia dopotutto una delle priorità a Terranera, mi dispiace ma non sono affatto d’accordo con te. Cari saluti a tutti
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marcoa [Marco Attardo] [07.02.2011 23:59] Intervengo su questo forum, o piazza, per esprimere alcune mie considerazioni e riflessioni. Qualcuno mi conosce, molti probabilmente no ma posso assicurare che quello che voglio dire nasce prima di tutto da un sentimento, un attaccamento forte che fin da bambino mi lega profondamente a questo paese e piu’ in generale al territorio che lo circonda. Tante estati passate a Terranera, le vacanze invernali con gli amici o i genitori, mille esperienze vissute hanno contribuito al rafforzarsi di questo legame fino ad oggi che con un occhio piu’ maturo, da adulto, mi fa seguire con grande interesse gli sviluppi della nuova realtà che si è creata a seguito del drammatico evento del 6 Aprile. Aggiungo che, vista la professione di ingegnere che svolgo, mi trovo oggi coinvolto anche a livello lavorativo in questa situazione. Un coinvolgimento nato prima di tutto perché la mia famiglia è stata colpita direttamente dal terremoto, due case su due danneggiate, poi perché mi è sembrato naturale fornire la mia disponibilità a chi ne avesse bisogno, relativamente alle mie competenze, col preciso obbiettivo di essere efficace e concreto nel contribuire al superamento di tutto quello che di negativo è nato da questa disgrazia. Ad oggi posso dichiarare con fermezza che sono pervaso da sentimenti di avvilimento, scoramento, quasi depressione nel vedere che tutti i miei sforzi, il voler cercare di superare il piu’ velocemente possibile questo terribile periodo, si siano scontrati con mille blocchi, limitazioni e ritardi. Essendo un tecnico, mi rendo perfettamente conto che dinamiche organizzative e di pianificazione di questo genere si compongono di procedure estremamente complesse che richiedono tempo e sforzi ingenti; ritengo infatti che i tempi riferiti allo svolgimento della parte tecnico-organizzativa-economica siano gli unici che non si possano discutere anzi, apparte qualche lacuna anche grave (in perfetto stile italiano), credo che gli organi preposti abbiano e stiano svolgendo un buon lavoro. Non mi voglio neanche riferire agli oscuri motivi per cui dall’alto, da chi ci governa e gestisce i fili della grande macchina della ricostruzione, arrivino segnali incerti, incomprensibili che mi fanno pensare ad una reale e volontaria intenzione di perdere tempo. Voglio invece richiamare l’attenzione sulle persone, i cittadini, molti di voi….non voglio puntare il dito o sembrare offensivo ma dico “voi” perché sinceramente nelle impressioni che ho e sto per descrivere io non mi riconosco perché non sono cosi’ ne caratterialmente come uomo ne tantomeno come professionista. Cio’ che sembra, in poche parole è…tutti aspettano che qualcuno faccia qualcosa e quindi…nessuno fa niente! I cittadini aspettano che il tecnico nominato faccia qualcosa…i tecnici nominati che, ingiustificatamente sono sommersi di pratiche da seguire, aspettano che dalle amministrazioni arrivino le direttive per fare qualcosa, le amministrazioni aspettano di essere guidate dall’alto…e passano gli anni! Per la perimetrazione dei centri storici abbiamo aspettato i tecnici del comune per mesi, ma gli aggregati già erano stati individuati con i sopraluoghi della protezione civile e comunque a Terranera sono poco piu’ di 20; poi è stata pubblicata una planimetria con un grande cerchio rosso che comprende tutto il paese…anche un bambino sarebbe stato capace! Per costituire i consorzi ci sono voluti altri mesi…io a rintracciare tre persone tra Tunisia, Francia e Svizzera c’ho messo una settimana e poi ho aspettato due mesi per incontrare gli altri che sono a Terranera o al massimo a Teramo. Adesso stiamo aspettando i Piani di Ricostruzione; il vostro sindaco sta partecipando alle discussioni per decidere CHI deve fare i Piani di Ricostruzione quando per Terranera o le altre varie frazioni, dove fortunatamente non è crollato niente, vi assicuro redigere un piano di ricostruzione non è assolutamente una cosa difficile. Perché il sindaco non ha fatto preparare un piano di ricostruzione? Perché i cittadini non si sono incazzati e non si sono organizzati per proporre dei piani? In alcuni paesi dell’aquilano è stato fatto. Poco meno di un anno fa mi si propose di preparare un progettino per riqualificare l’area del campetto di Terranera; con grande piacere ho accettato ed insieme ad un altro collega ho preparato quello che mi sembrava uno dei tanti passi possibili verso questa tanto invocata rinascita. Il sindaco quando a visto il costo di tale lavoro si è messo a ridere…lo stesso sindaco che adesso ha voluto vedere la proposta per la struttura, ipotetica futura sede della Proloco! Non penso che l’idea di realizzare la sede della Proloco sia sbagliata in se ma sinceramente la vedo fuori contesto, fuori dalla realtà e da questi tempi; è come concentrare gli sforzi su un singolo intervento isolato e tralasciare tutto il resto. Non si puo’dire partiamo da qui perche’ si deve partire dalle urgenze oppure accettate che mezzo paese sia abbandonato, che molti siano rientrati nelle case dichiarate inagibili o se ne stiano a spese dello stato in appartamenti affittati. Un conto e risistemare in fretta il campetto dove l’estate passata i bambini comunque giocavano malgrado i pericoli dovuti a ferri sporgenti, reti malmesse ecc. Un conto e pensare di raccogliere (non si sa da chi) 300/400 mila euro per realizzare un’opera consistente quando l’immagine complessiva del paese è nel degrado piu’ totale…strade, piazze, case abbandonate, due chiese inagibili! Il paese è quello che sta li da secoli e che si merita di essere preservato, aggiungendo un pezzo non si rinasce ma si cambia mentre quello che c’era lentamente muore. Per concludere, io vedo tutto fermo, si qualcuno pensa e riflette ma bisogna farlo nel modo e soprattutto nella direzione giusta e cosa ancor piu’ fondamentale bisogna agire. Sinceramente mi sento impotente e questo è mi rende molto frustrato e quindi sto per tirarmi indietro perché non ho ancora incontrato nessuno che stia, non facendo, ma combattendo veramente per la rinascita.
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sbrvlizz [Fulvio Giuliani] [06.02.2011 23:58] non proprio Gianni. Bastava leggere i post precedenti che hanno sciorinato la saga degli incontri tra la Pro Loco e l'Associazione del Borgo. Comunque non credo sia così importante. Questo è un luogo di scambio di informazioni. Non così puntulae (è vero) e neanche così tanto frequentato, ma a questo serve. Per cui se tu ci chiedi novità sulla raccolta firme io te le do. Poi non sto' a chiederti se per caso hai visto che nel comune di Vasto si può firmare e se ci sei andato. Ma le fonti per sapere come sta andando nel cratere sono moltissime e sicuramente, se sei interessato, le avrai trovate. Così vale per Terranera e la Pro Loco. Ci stiamo dando da fare in tanti e crediamo questa possa essere una occasione per ripartire tutti quanti insieme. Intanto abbiamo fatto pulizia dai malintesi e discutiamo tutti insieme su nuovi progetti comuni. E questo è un altro fatto. Per cui ogni notizia di rilievo che riguarda la Pro Loco la potrai trovare su questo sito insieme alle solite amenità. Ma non ci rimproverare se saltiamo qualche passaggio...
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dicleg [Giovanni Di Clemente] [05.02.2011 16:59] Notizie conosciute a voi che siete sul posto o a coloro che hanno il piacere di frequentare spesso il paese ..., meno (penso) a quelli come me che sono lontani.
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sbrvlizz [Fulvio Giuliani] [03.02.2011 18:00] WOW! esatto.
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nardial [Aldo Nardis] [03.02.2011 17:38] Gianni, Clemente Tomassi è Presidente del associazione "il Borgo"
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sbrvlizz [Fulvio Giuliani] [03.02.2011 14:02] per fortuna si
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dicleg [Giovanni Di Clemente] [03.02.2011 10:00] Mi auguro di essere stato il solo...
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sbrvlizz [Fulvio Giuliani] [02.02.2011 23:56] forse hai saltato qualche passaggio....
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dicleg [Giovanni Di Clemente] [02.02.2011 16:58] Evidentemente mi ero perso qualcosa... Clemente presidente... Ero convinto fosse Fulvio... Cosa vuol dire non partecipare direttamente alle riunioni... O dovrei dire "cosa vuol dire non riferire in piazza ogni cosa delle riunioni...". Cos'altro manca? Questo spazio è il nostro legame costante! Vale per tutti, non solo per i locali! Ed allora facciamolo funzionare! Sono contento che si vada avanti!!! Cose concrete si stanno già vedendo... Però, come mai sono cessate le proposte sul futuro? Non credo che le idee su come debba evolvere il nostro paese sia una esclusiva di Carlo... Dove sono le altre idee, le altre proposte??? In attesa di vederne qualcun'altra su questa piazza, un saluto cordiale Gianni
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sbrvlizz [Fulvio Giuliani] [31.01.2011 01:08] Ciao a tutti. Qualche sera fa ci siamo visti a cena (alla Corte di Terranera) con Clemente Tomassi, Attilio Di Ciccio e il Sindaco di Rocca di Mezzo Emilio Nusca. Abbiamo raccontato al Sindaco le nostre idee, il perché abbiamo costituito la Pro Loco (ancora!) e quali sono i nostri progetti per il futuro. Ho esposto la nostra idea della sede e gli ho mostrato i primi disegni elaborati da Domenico Giusti (Nico) che trovati allegati alla presente. La discussione si è protratta a lungo e, bene o male, tutti abbiamo convenuto che la necessità di avere un punto comune di aggregazione è prioritaria rispetto ad ogni altra iniziativa. Ci siamo lasciati quindi con la disponibilità di Clemente, nella sua veste di Presidente, a illustrare l’idea della sede nella riunione del Borgo che si è tenuta oggi pomeriggio. Il Sindaco ha chiesto di arrivare ad una unica proposta e sottoporgliela, impegnandosi a contribuire alla costruzione (eventuale). Ieri c’è stato un incontro tra pochi di noi, a Terranera, convocato all’ultimo momento per condividere quanto sopra. Dalla riunione del Borgo tenutasi oggi pomeriggio sembrerebbe che si possa procedere ad un unico progetto che vede, nella stessa area, campetto di calcetto e sede sociale. Vi allego quindi i primi elaborati di Nico che sono già abbastanza esplicativi. Con la presente anticipo a tutti che sabato 19 febbraio è convocata l’assemblea dei soci in prima convocazione alle 15,00 e in seconda alle 16,05 (come da Statuto). All’ordine del giorno c’è l’elezione del Consiglio Direttivo che resterà in carica due anni, e la stesura del programma di attività per il 2011. L’assemblea si terrà nel Municipio di Rocca di Mezzo presso i locali al pianterreno (ex Protezione Civile). Eventuali cambi di sede verranno comunicati al più presto tramite mail o su pubblicazione nella piazza di Terranera On Line (www.terranera.net) La presente vale, quindi, come convocazione. Ricordo a tutti quanto, in questa occasione, sia importante partecipare. Saranno ammessi tutti i soci che hanno dichiarato la loro adesione e che, per motivi diversi, non l’hanno ancora formalizzata. Sarà possibile farlo in quella occasione. Potrà votare per l’elezione del consiglio direttivo soltanto chi, al momento del voto, avrà regolarizzato l’iscrizione. Un caro saluto a tutti fulvio
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sbrvlizz [Fulvio Giuliani] [23.01.2011 00:43] Auguri (in piazza) a mia sorella Maria Teresa e a Loredana. Mia sorella dovrei vederla domattina a colazione Loredana la saluto quì.
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