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Download della Piazza Di seguito sono elencati alcuni file da scaricare relativi alla Piazza di TOL, per vedere l'elenco completo vai nella sezione dedicata.
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Uninvited 23 Aprile, bellissimo pezzo in memoria delle vittime dei bombardamenti della seconda guerra mondiale by Fulvio. [Scarica]
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Persiane sul Marciapiede, l'opera che raccoglie la saga di Fulvio e delle sue persiane, pronto per la stampa in formato PDF. [Scarica]
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Libro della Piazza 2004, tutti i messaggi inseriti in Piazza nel 2004 pronti per la stampa in formato PDF. [Scarica]
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Libro della Piazza 2003, tutti i messaggi inseriti in Piazza nel 2003 pronti per la stampa in formato PDF. [Scarica]
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Libro della Piazza 2002, tutti i messaggi inseriti in Piazza nel 2002 pronti per la stampa in formato PDF. [Scarica]
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Libro della Piazza 2001, tutti i messaggi inseriti in Piazza nel suo primo anno di vita pronti per la stampa. [Scarica]
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Ultimi arrivi in Piazza Questi sono i nominativi, con relativo Nick, degli ultimi iscritti nella Piazza di TOL.
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mafalda [Carlo Pelliccione] [22.05.2009 01:11] LUNEDì 25 MAGGIO alle 18 nella tendopoli di Rocca di Mezzo e alle ore 21 nella tendopoli di villa S. Angelo (sui manifesti in giro c'è s. demetrio ma il luogo è stato cambiato), il secondo incontro musicale nell'ambito del progetto "riportiamo la musica all'aquila". Il tema dell'incontro sarà: lettere dal terremoto, il dolore e la rabbia degli aquilani sulle note del settimino op.20 di L. v Beethoven. voci recitanti Antonella Cocciante e Lorella Fabbri (Rocca di Mezzo), violino Renato Marchese (Teramo), viola Stefano Morgione (Pescara), violoncello Diego Roncalli (Roma), contrabbasso Carlo Pelliccione (Terranera), clarinetto Lelio Di Tullio (Campobasso), fagotto Deborha Luciani (Asti), corno Giovanni D'Apile (Bari). L'incontro è organizzato dal Piccolo Teatro Rocchigiano in collaborazione con il Conservatorio di Campobasso
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mafalda [Carlo Pelliccione] [22.05.2009 00:40] 9000 9000 9000 9000 9000 9000 buste nere ha ragione fulvio, tanto per cambiare. le cose vanno lette e rilette, che certe volte le parole ti prendono le dita e vanno da sole. E a volte vanno in posti fantastici che manco ne avevi idea, altre volte si avviluppano su se stesse come i pilastri a pittinu... stamattina non avevo il tempo, dovevo scappà al lavoro e così ho imbucato la mia lettera alla piazza. oh, stasera l'ho riletta e me s'è abbuticchiato jiu cervellu. cioè, io lo so bene quello che ho scritto.... 9000 9000 9000 9000 9000 9000 buste nere ............ma pensavo a chi mi leggeva e doveva seguire il mio filo .. molto complicato, molto agitato, un po’ la fretta, un po’ io ‘sto periodo, che se non sto attento “strempio” come dice la gianna, un po’ è che dei numeri mi rimbombano nella testa da qualche giorno 9000 9000 9000 9000 9000 9000 buste nere E mi “strempiano”… 9000 9000 9000 9000 9000 9000 buste nere È che da quando è cominciata sta storia ho promesso a me stesso di parlare solo di quello che so, di quello che so di prima mano, di quello che sento con le mie orecchie. I tam tam che vanno in giro dal 6 aprile fanno più paura e più morti del terremoto. E non serve a niente parlarci sopra, solo a creare ancora più fumo e meno chiarezza . E non è esattamente quello di cui abbiamo bisogno a l’aquila. Come quando ho fatto 2 giorni di fila l’altra settimana, mercoledi dalle 15.30 alle 18.30 - poi ho struccato e me ne sono andato….- e giovedì dalle 8.45 alle 13.30 per aspettare la squadra di “recupero alimenti” che mi svuotasse il figorifero di mamma mentre io mettevo due libri dell’enciclopedia Universo, sopra la tazza del bagno. Motivo? Ad alba adriatica crescevano le voci che la zona rossa fosse invasa da topi. Che la protezione civile consigliava queste operazioni. Che mamma non parlava d’altro, intercalando oh dio oh dio e come se fa se entrano i topi dalla tazza del bagno…… Io ho pensato anche di fare finta di andarci. Ma siccome ho passato da parecchio i 20 anni e ho smesso -da poco- di pensare che potrei anche essere Dio -oh! fino a trentatrè è lecito!…-, allora mi sono messo a fare la fila ,e pure due volte che-la-prima-ho-struccato. Inutile dire che la storia finisce che la roba nel frigo era tutta integra -e mò è ’na settimana che magno quello che c’era in congelatore da mamma e che mentre facevo gli altri giri mi s’è scongelato- e i vigili tormentati per due giorni dalle mie domande se ci fosse al centro un’invasione di topi mi guardavano come se fossi un povero demente che proprio non c’aveva a che pensà. 9000 9000 9000 9000 9000 9000 buste nere Ma le orecchie non le puoi chiudere, non puoi evitare di ascoltare, e non sempre sei forte abbastanza da non fartele cantare nella testa. E così capita che non sei lucido in quello che scrivi, perché scrivi con i tam tam nelle orecchie e non vuoi parlare di quei tam tam. Cosi ci si abbuticchia… Chiedo venia e ringrazio giovanni del sostegno, che ho preso come una affettuosa pacca sul sedere come si fa quando si gioca a pallone e uno fa ‘na cazzata tipo -s’è marcato da solo!- e gli avversari gli frecano la palla, alla Rivera insomma, pe’ chi se lo ricorda. Volevo solo dire per finire con PUCITT’ che Zamberletti nel 1985, quando la botta in garfagnana non arrivò, si beccò una inquisizione per procurato allarme. Però la botta non ci fu, nessuno si fece male, i garfagnini (?????????????) passarono 2 giorni da sfollati (quaasi un campaggio collettivo) e poi rientrarono nelle loro case e Zamberletti è ancora oggi presidente di qualche commissione che non mi ricordo quale ma comunque lassù, in alto. Bilancio, a mio avviso estremamente positivo. C’era, allora, che l’rpinia era molto vicina. Se fra un paio d’anni dovesse succedere qualcosa di simile alla prima settimana dello scorso aprile, saccio mario’ji, in sicilia o a scelta in una delle migliaia di zone sismiche che ci sono in italia…… mbè, scommettiamo che sgomberano? Mi sento non protetto, non dalla casa, che ha retto, ma dalla società, da questo modo di trattare le persone come numeri, ma non primi, ma numeri isterici, incapaci di affrontare le difficoltà, a rischio di panico. Gli abbiamo dimostrato, e stiamo continuando a dimostrargli che la distanza col paese reale è profonda, perché a l’aquila panico non c’è neppure tra quelli che la casa l’hanno persa davvero, e magari ne hanno perse due, e si sono fatti un mese in tenda col freddo e ora ne cominciano uno col caldo che non so quale è meglio. FACEMO NU GIOCU PUCI’!!! Vediamo se viene a loro il panico! Che succederebbe se alle prossime elezioni i 60.000 sfollati aquilani mancassero all’appello, se gli amici degli aquilani si unissero a loro e nella provincia ci fosse l’assenteismo totale, se l’aquila, la passerella per ogni politico europeo, dicesse: -allora mò, facemo al contrario. Prima tu mi dai, prima mi fai vedere che sei capace, poi io ti mando a rappresentamme. Ma al contrario di come si comportano loro, noi glielo diciamo pure SOPRA DDE NU, A STA BBOTTA, N’N CE PUTETE CUNTà . Che tanto se gli viene il panico, chi se ne frega!! Noi abbiamo tempo, almeno 10 anni, per aspettare chi sa fa e chi no, chi farà per noi e chi è buon solo alle chiacchiere. 9000 9000 9000 9000 9000 9000 buste nere I have e dream…….
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dicleg [Giovanni Di Clemente] [20.05.2009 20:02] Ciao, ragazzi... I ragionamenti di Carlo mi piacciono e li seguo.... Ma "Giuliani" che fine ha fatto? Si era avuta notizia (da Vespa) che sarebbe stato ascoltato dai grandi sapienti!!!! Che è successo, poi??? Possibile che sia stato neutralizzato senza che se ne sappia più alcunché? (nun ssò bbono a parlà a l'aquilana maniera..)
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mafalda [Carlo Pelliccione] [19.05.2009 12:14] CCU TTA FATT' A TTI PUCITT? ma niente, ccu mme tenea fà? non ce l'ho co nessuno, nessuno in particolare. e con tutti. qualunquismo? pò esse. allora vediamo un pò. l'altra sera era 'na freca tardi e volevo finì il discorso, che gli occhi non mi reggevano l'altra sera. una delle discussioni hit di qua dejiu Gran sasso è: ma pure se lo sapeano prima, che teneano fà? avrebbero provocato un delirio collettivo! uhm, uhm... già il fatto che questo è un argomento hit, è preoccupante. quasi quasi diventa: sci, lo sapeano prima.. uhm, uhm.... su tante cose mi scopro di una grande ingenuità. continuo a pensare infatti ancora all'amministrazione come al buonn padre di famiglia, come mi hanno insegnato ai tempi dell'università, e a me sto' parallelismo m'era piaciuto. del resto ci stà chi pensa allo stato come a una azienda, quindi perchè no a una famiglia. certo 'na freca grossa, e qquindi 'na freca cchiù de problemi, di aggiustamenti, di liti, comme quanno ci stanno tanti fratelli. a divide la robba è più difficile. e llà jiu padre de famiglia ta esse cchiù bravo. allora penso: ma se io penso che le probabilità che succede qualcosa a mia figlia, che ne sò, mettiamo un terremoto, sono un buon padre se la metto al sicuro o se faccio finta di niente?.. se penso che andare al corno grande sia pericoloso per i miei figli, magari perchè non sono mai andato in montagna e non so manco che è il corno grande, così, per ignoranza. che faccio ce la mando comunque oppure mi prendo i pianti di mia figlia, le prese in giro degli amici che invece i figli ce li mandano e non ce la mando?..... se sento che c'è una scossa in un paese altamente sismico, che ne sò, mettiamo in giappone, o così tanto per dirne una, sull'etna, a messina, esagero, a l'aquila, che faccio? faccio dormire mia figlia fuori casa oppure penso che non faccio la figura di pesce con lei e con chi mi conosce, se poi non succede niente? e se i figli so' tanti e la responsabilità cresce, e magari anche se ti senti superman, e superman non esiste, ssi figli so troppi per pijalli tutti e portalli fuori di corsa, che faccio?... e se io, pe' ignoranza non so' che il corno grande è grande, e le guide alpine mi dicono che è come fassi 'na camminaata a Pezza, che ci pensano loro, che non mi devo preoccupare, allora io mi fido e ce la mando, mi potranno dire che non sono un buon padre se poi mia figlia casca e si rompe la testa?... se si tratta di corno grande, prima di portacci mia figlia ci vado io, per capire. ma non posso capire tutto, nè posso infilarmi entro alla fajia de paganica pe capì se j'orcu s'è svejiatu. ho sempre pensato che è mejio soli che male accompagnati. ma che la ggente si unisce perchè tt'è paura che da sola è troppo debole. così nascono le comunità, le società, gli stati. e quando semo tanti, non potemo parla tutti, sennò è 'na cagnara. allora diciamo a francisco e giovanni: fà tu, che me pari bbonu. e ji 'emo pure 'na freca de sordi, ccuscì issu fà pe' tutti... come un buon padre di famiglia. mò s'è fattu tardi, devo scappà.. alla possima
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nenna [Angela Giusti] [19.05.2009 10:47] Rendo note le iniziative di cui ho notizia. E' nata l' ASSOCIAZIONE EX STUDENTI UNIVERSITA' DEGLI STUDI DELL'AQUILA con lo scopo di sostenere l'università attraverso l'impegno nella ricostruzione degli alloggi per gli studenti fuori sede (casa dello studente e campus universitario). Entro maggio 2009 verrà aperto il Conto Corrente di riferimento e il sito Internet www.exstudentiunivaq.it. In questa prima fase verrà utilizzato il blog http://exstudentiunivaq.blogspot.com/ per tutte le comunicazioni. Vi ricordo inoltre la CAMPAGNA 100% a cui si può aderire visitando il sito http://www.100x100aq.org/ CIAO
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mafalda [Carlo Pelliccione] [18.05.2009 02:35] SENZA TITT' SENZA TITT', CU TT'A FATT' A TTI PUCITT'? altro giochino per i miei piazzaroli la nostra magnifica piazza non mi consente di usare stili come grassetti o corsivi. che cosa pensate che ci sarebbe da evidenziare riportando un articolo del genere? Protezione Civile » Annunci, 04 APRILE 2009 ORE 8:48:25 Abruzzo: Protezione Civile «Attenzione alta ma senza ansia» Sciame sismico in Abruzzo, riunita la Commissione Grandi Rischi «Ci saranno altre scosse ma non di forte intensità». fonte: ISPRO «Rispetto alle conoscenze scientifiche attuali per quanto riguarda lo sciame sismico in atto, non ci aspettiamo una crescita della magnitudo». Lo ha detto ieri all'Aquila il vice capo del dipartimento operativo della Protezione civile, Bernardo De Bernardinis, dopo la riunione della Commissione Nazionale per la Previsione e la Prevenzione dei Grandi Rischi, presieduta da Franco Barberi. Al vertice hanno partecipato, tra gli altri, oltre a De Bernardinis e Barberi, l'assessore regionale Daniela Stati e il sindaco dell'Aquila, Massimo Cialente. Il vice capo del dipartimento di protezione civile ha spiegato che nonostante l'alta percezione da parte della popolazione delle accelerazioni prodotte dal terremoto, l'elemento davvero significativo risiede nel fatto che sono prodotti soltanto danni non significativi. «È lecito aspettarsi altri danni - ha aggiunto - ma sempre su questa tipologia, vale a dire su elementi secondari (come i cornicioni), ma certamente non strutturali». De Bernardinis ha voluto tranquillizzare la popolazione ribadendo che la situazione in atto all'Aquila e quella della conca peligna sono costantemente seguite a livello nazionale. Del resto, ha ripetuto, la zona dell'Aquilano è una delle più sismiche d'Italia. «Non esiste, ad oggi - ha aggiunto - alcuna possibilità di prevedere i terremoti. Possiamo solo capire quello che potrebbe essere lo scenario atteso». Lo stato di attenzione, ha assicurato, resta comunque alto. Discorso a parte, ha sottolineato, è quello relativo alla riduzione della vulnerabilità da rischio sismico «ma questo - ha spiegato - è un argomento che va affrontato in chiave politico-istituzionale. La protezione civile continua a portare avanti questo discorso soprattutto per quanto riguarda gli edifici pubblici e, segnatamente, in questo ambito, gli edifici scolastici». Il prossimo anno, ha anticipato, l'esercitazione nazionale di protezione civile si terrà in Abruzzo. come dire: o sono degli inetti o dei delinquenti. e in casi come questi potrebbe anche essere la stessa cosa ora però, siccome fin dalle prime ore dopo quella notte l'efficienza è sembrata ...molto efficiente, allora inetti non sono. e mi domando: ma se i terremoti non si possono prevedere, come sbandierano da giorni, allora come si può dire che «È lecito aspettarsi altri danni - ha aggiunto - ma sempre su questa tipologia, vale a dire su elementi secondari (come i cornicioni), ma certamente non strutturali». giuliani s'è guadagnato una denuncia per procurato allarme. e de bernardinis che fine ha fatto? volete divertirvi ancora? accomodasse! Ventitrè gennaio 1985: per la prima (e unica) volta in Italia scatta l’allarme terremoto. L’Istituto nazionale di geofisica prevede una «scossa pericolosa ». E il ministro della Protezione civile Giuseppe Zamberletti, oggi presidente della Commissione grandi rischi e sostenitore dell’impossibilità di prevedere i terremoti, ordina lo stato d’allerta per dieci comuni della Garfagnana: scuole chiuse per due giorni, case vecchie o in cattivo stato evacuate. Centomila persone abbandonarono le proprie abitazioni, ma il terremoto non arrivò. Allora la previsione di un sisma distruttivo fu formulata, dopo una scossa premonitrice, sulla base di un’analisi storico-statistica. Oggi, tra gli indicatori sismici, c’è anche il radon. Nel 1985 la «scossa pericolosa» non arrivò. E l’ex ministro Zamberletti finì sotto inchiesta per procurato allarme. Forse per questo da allora ha sempre chiamato i centomila sfollati «un test». E oggi ribadisce: «I terremoti non sono prevedibili ». Ma poi spiega: «Allora il radon non c’entrava, lì ci trovavamo davanti a dati statistici particolari. Davanti a una previsione della comunità scientifica come quella di 24 anni fa, proprio Boschi e Barberi mi avvertirono del rischio, farei la stessa cosa: ordinerei lo stato d’allerta». (http://www.corriere.it/cronache/09_aprile_08/atenei_radon_mangiarotti_6b70ff22-2403-1 1de-a75a-00144f02aabc.shtml) ma non è vero.nessuno è disposto a metterci la faccia specie se i conflitti politici sono esasperati. sulla nostra pelle....
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cattavone [Filippo Argentieri] [16.05.2009 19:57] Ieri ero a Terranera nella speranza di poter usare la casa di mio fratello che non ha subito alcun danno, ma poi mi hanno detto che al centro non avrebbero dato alcuna disposizione per il rientro Mentre pensavo "...e che _azzo, manco a terranera !!!" sono stato avvertito di non ripartire subito che sarebero venuti a fare il secondo sopralluogo degli immobili inagibili ed invece i vigili sono venuti a fare quello che Carlo dice, cioè hanno cominciato a fare i piani per la messa in sicurezza del centro, edifici da abbattere ed edifici da puntellare. Speriamo che facciano PRESTO!!! Ma perchè il sindaco non vuole le case di legno?
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Anna [Anna Maria Santilli] [16.05.2009 11:32] Bella l'intervista di fulvio. Tono giusto, parole precise, lucidità di pensiero, senza sproloqui e tenendo sempre l'attenzione dell'ascoltatore ben desta. Equilibrio di giudizi, si sente l'emozione del vissuto mediata dalla ragione. A noi lontani, spesso poco consapevoli, certamente sempre informati con gli omogeneizzati dei media o dalla spettacolarizzazione degli eventi, fa bene al cuore. Angiolina di de Andrè in sottofondo all'inizio mi ha dato i brividi. Un Pegliese/Genovese come me. A volte le cose della vita soo così bizzarre che lasciano sgomenti..... Fulvio/comunicatore di spalle e sullo sfondo..... Continua a scrivere e a parlarci....a noi, anche noi siamo sullo sfondo di ogni possibile rappresentazione che possa andare in scena, a noi pubblico silente in piccionaia e senza riflettori....abbiamo bisogno di queste parole dette, scritte. Noi teniamo voi al centro della nostra attenzione...per combattere l'oblio....per non essere dimentichi mai, per non rischare che si possa dimenticare.....perche le luci siano sempre putate su voi.....perchè gli sfondi assurgano al ruolo di scenari principali, perchè le comparse si facciano protagonisti. Adesso.
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mafalda [Carlo Pelliccione] [16.05.2009 11:03] IL TERREMOTO è COMINCIATO DOMANI ho portato l'articolo sulla casa dello studente in piazza perchè il vero terremoto è già cominciato.. è cominciato il giorno dopo la fine dell'emergenza immediata, quella che ha stretto tutti, gente, militari e militarizzati, amministratori e politici, in un unico abbraccio per scacciare la paura. il giorno dopo quell'abbraccio lungo tre settimane ognuno di quegli attori di cui sopra mentre continuava a tenersi per mano girava la faccia altrove e ha cominciato a sussurrare invece che a parlare, a non dire, a non spiegare più agli altri il perchè di quello che stava facendo, a dire una cosa e pensarne un'altra. ed è cominciato il terremoto dei silenzi. il terremoto delle carte, delle ordinanze, del "non si può fare", dell'attesa snervante perchè senza spiegazioni. ieri ero a paganica. la gente è snervata perchè vuole rimboccarsi le maniche, rimettere su la propria vita. "non si può Fare" "bisogna aspettare" ma senza un perchè, chiaro, magari anche duro, magari dicendo che il sisma non è finito che può ancora succedere qualcosa (parlatene coi tecnici -geologi, sismologi etc.)ma dicendolo ufficialmente, se è vero. la gente non è così debole. non gli aquilani che hanno passato il 6 aprile, non quelli che senza pietismo ti raccontano che hanno perso la casa che stavano ancora pagando. te lo raccontano quasi scherzandoci sopra anche se poi la notte non riescono a dormirci sopra. i silenzi di ieri, quelli che non hanno spiegato che le scosse potevano non essere di nornale amministrazione ma di "accumulo", come si vociferava nei corridoi delle università. oggi dopo il primo abbraccio fra tutti, i silenzi tornano a dividere. ci sono mille domande senza risposte. comincio con una: a terranera come alla rocca o a fontavignone ci sono case danneggiate che dovrebbero essere messe in sicurezza. per evitare danni maggiori e dunque spese maggiori per il privato o lo stato che sia. ma anche per evitare che strutture seriamente danneggiate danneggino con un crollo altre che sono ancora "sane". chi vuole fare questo lavoro, non può. bene allora fatelo voi, voi vigili, voi amministrazione, voi protezione civile. ma i "voi" cioè "loro" ricominciano i balletti dei silenzi, degli ostacoli, delle carte, del "non si può" senza molte spiegazioni. ma nella vallata i vigli mettono in sicurezza gli edifici pericolanti e anche a rocca di cambio mi dicono che hanno cominciato (vado oggi a controllare). allora si può. se chi comanda non ci spiega, se non siamo tutti sulla stessa barca, noi cambieremo quelli che comandano. le elezioni provinciali sono alle porte...
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mafalda [Carlo Pelliccione] [16.05.2009 10:17] GIRO L'ARTICOLO CON COMMENTI DA IL CAPOLUOGO.IT All'Aquila bastavano cento passi per salvare gli studenti di Mariano Maugeri, Il Sole24Ore, 13/05/2009 martedì 12 maggio 2009 in IL CASO Commenti: 4 Cento passi, esattamente cento passi misura in lunghezza la casa dello studente mai abitata dai 50 studenti martiri dell'ignavia e solo dopo, molto dopo, vittime del sisma abruzzese del l aprile. Una costruzione moderna di due piani, mattoncini rossi solidi come la pietra del Gran Sasso, una grande veranda di vetro sospesa tra primo e secondo piano, sala studio, sala computer, sala da pranzo, porte rivestite di blu cobalto, infissi di pregio, paviimento di cotto, finestre con vetri termici, piastrelle dei bagni azzurre. E a pochi passi dall'ospedale (dello scandalo fasullo, il San Salwatore, dove legioni di cronisti e parlamentari hanno scarpinato per giorni interi. Bastava ruotare lo sguardo di 90 gradi, allungare il passo verso le costruzioni di cemento che ospitano le facoltà di Scienze matematiche, fisiche e naturali dell'università dell'Aquila. Lì, quasi attaccata, separata da un prato dove germogliano i fiori di primavera e querce cariche di foglie c'è la casa dello studente completata e collaudata tra il 2001 e il 2002. Duemilacinquecento metri quadri, 35 posti letto, 35 esistenze di giovani studenti che ora macerano nei camposanti molisani, pugliesi, laziali. La residenza dei cento passi a vuoto è stata voluta dal Comune dell'Aquila. Regione ci mette 2,7 miliardi di vecchie lire per una spesa complessiva di7 miliardi. Il terreno è della Curia, pagato 80 milioni di lire. Il vecchissimo piano regolatore del Comune dell'Aquila - risale al 1977 - vincola questa grande zona verde tra la facoltà di Scienze e l'ospedale a residenze universitarie. il preliminare è del '98, in quattro anni si tira su una costruzione a regola d'arte. La scossa di magnitudo 6.3 non l'ha neppure scalfita. Solo un millimetrico intonaco saltato sotto il quale si intravede la rete metallica che contiene le tamponature, cioè le pareti, in caso di terremoto, ha funzionato, come funziona sempre quando si rispettano le leggi degli uominie quelle non scritte della coscienza. Da allora è stato un tira e molla tra Comune e Regione. L'Ater, l'azienda territoriale di edilizia residenziale cui tocca occuparsene si tira indietro. Il verdetto sembra quello di un proprietario micragnoso: a 200 euro a posto letto, il prezzo di mercato per gli studenti, non si ripagano le spese. C'è lo stipendio del custode e poi quello del giardiniere. Pure l'Adsu, l'azienda diritto studi universitari, la stessa che gestiva la casa di via XX Settembre, getta la spugna. Questioni singolari: prima si spendono quasi 7 miliardi di lire per una struttura pubblica poi le stesse istituzioni che l'hanno costruita e che dovrebbero metterla in funzione fanno spallucce: non possumus. Dimettetevi, allora. No, non si dimettono, perché l'Aquila è la città dei silenzi. I sindaci Biagio Tempesta e Massimo Cialente girano la testa dall'altra parte. Chi se ne frega degli studenti, quelli hanno il chiodo fisso del pub sotto casa e della movida del giovedì sera. A Coppito non ci vanno. E poi ai ragazzi quelle case comuni non interessano: li c'è un portiere che controlla chi esce e chi entra, i fidanzati, insomma, non passano. Sembra l'Italia di Benito Mussolini ma è l'Aquila dei giorni nostri. Soldi a palate sommergono il Teatro stabile, la Film commission, l'Accademia dell'Immagine presieduta dal sindaco Cialente, il Conservatorio. Tutti si riempiono la bocca e le tasche con l'Aquila capitale della cultura, ma per gli studenti solo pizza e birra. Ogni tanto salta fuori qualche idea bizzarra: ospitiamo gli uffici dell'opera universitaria; trasferiamoci una scuola elementare; trasformiamo la residenza universitaria in foresteria per iparenti dei degenti del San Salvatore. Qualcuno ricorda che la legge regionale non ammette cambiamenti di destinazioni d'uso. Quei soldi sono stati spesi per gli studenti e lì devono andarci gli studenti. Non ci vanno, ed evidentemente fa lo stesso. Ora, li accanto, sta costruendo una grande residenza universitaria un privato, l'imprenditore Claudio Marrone: «Residenza universitaria con servizi annessi», recita il cartello dei lavori. Magari il signor Marrone riuscirà a cavarci dei soldi buoni e offrire un'ospitalità degna di questo nome. La nostra storia finisce male. Cinquanta studenti si addormentano con lo stomaco gonfio di birra e continueranno a dormire nei secoli dei secoli. La casa bunker che avrebbe dovuto difenderli dal sisma protegge atomi di ossigeno, porte di legno, sanitari. «Tutto quello che farete al più piccolo dei miei fratelli, l'avrete fatto a me», dice Matteo nel suo Vangelo. Chissà quale sarà il castigo per le omissioni dei suoi fratelli più grandi di questi anni infelici. ******** Le reazioni: CASA STUDENTE AQUILA, LUSI (PD): "PERCHÈ LA NUOVA CASA DELLO STUDENTE NON APRE DA SETTE ANNI? DEPLOREVOLE IL SILENZIO DI CHI AVREBBE DOVUTO RENDERLA OPERATIVA" "Perché la nuova casa dello studente de L'Aquila, costruita nel 2001 e collaudata nel 2002, è chiusa e non accoglie gli studenti da sette anni?" Lo chiede il Vice Presidente della Commissione Bilancio, senatore Luigi Lusi che aggiunge: "E' triste doverlo affermare, ma quanti studenti avrebbero potuto ancora essere fra noi se quella struttura fosse stata resa operativa a tempo debito?" "Apprendiamo - continua Lusi - che il terremoto del 6 aprile scorso non ha minimamente scalfito la nuova casa dello studente, proprio perché l'edificio sarebbe stato realizzato secondo criteri di sicurezza. E allora: cosa si aspetta per aprire il nuovo edificio e accogliere gli studenti in uno stabile sicuro e ridare nuovo slancio all'Università de L'Aquila?" Conclude Lusi: "Tutte le Amministrazioni competenti, la Regione, l'Ater azienda regionale, diano un segnale di rottura con i silenzi del passato". "È vergognoso - conclude il parlamentare - che dal 2002 sia pronta una simile struttura, che avrebbe evitato la morte agli studenti che dormivano in quella crollata durante la notte del sisma ed è altrettanto deplorevole che chi avrebbe dovuto renderla operativa continui a tacere". ***** Commenti 13 mag : 14:21 silvio_3062 Commenti: 100 Ai responsabili politici e non della città di L’Aquila – De Matteis, Tempesta, Cialente, Pezzopane, Lolli, Il Monsignore etc. etc. - un invito e una richiesta. L’invito è questo: leggetevi l’articolo di Maugeri su Il Sole24Ore di oggi, 13 maggio 09, dal titolo ” Bastavano cento passi per salvare gli studenti ” ; La richiesta è: Signori date le vostre spiegazioni pubbliche agli interrogativi che la ricostruzione che fa il Maugeri pone a tutte le coscienze per bene. 13 mag : 14:54 supergiaf_221 Commenti: 5 E' chiaro a questo punto che il rettore dell'Università ferdinando di orio deve dare le dimissioni! 13 mag : 15:02 federica_2103 Commenti: 27 cosa hanno fatto ai nostri angeli,ai nostri amici?celano è comune terremotato ma ospita l'università così come sulmona che chiede di essere inserita nella lista degli aiuti...ieri ha tremato la marsica eppure avezzano accoglie l università...cosa ci stanno facendo? 13 mag : 19:52 chewie Commenti: 1137 Io penso che la "vecchia" casa dello studente non l'avrebbero chiusa, ma avrebbe continuato ad ospitare studenti. Quella nuova e mai aperta avrebbe offerto locali "in più" non "al posto di". Quindi l'articolo è il solito scritto scandalistico e infangante. Ciò non toglie che va fatta chiarezza sul perché un immobile costato 7 miliardi di vecchie lire sia inutilizzato da 7 anni. Quanto al sindaco Cialente che "gira la testa", l'egregio giornalista omette di dire che Tempesta è stato al governo della città per ben 10 anni, mentre Cialente nel poco tempo che è rimasto a Palazzo Margherita non poteva pensare a mettere a posto tutti i disastri combinati nei 10 anni precedenti. Qualche peccato in pensieri parole opere omissionmi l'avrà fatto pure lui, ma è ingiusto tirarlo sempre in ballo!
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mafalda [Carlo Pelliccione] [16.05.2009 08:15] IN/CON/TRA MUSICA inizia oggi con Pierino e il lupo si Prokovieff alle 15.30 nella tendopoli di rocca di cambio e alla 18 nella tendopoli di rocca di mezzo, il primo di una serie di incontri musicali tra artisti provenienti da tutta italia e le persone che vivono nelle tendopoli del territorio aquilano. gli appuntamenti organizzati dal piccolo teatro rocchiggiano prevedono una cadenza di un concerto-incontro a settimana cui gli artisti partecipano in modo totalmente gratuito al solo scopo di interagire con le persone che risiedono nelle tendopoli parlando IN/CON/TRA musica. all'incontro di oggi, organizzato in collaborazione con il Conservatorio di Campobasso, parteciperanno come voce recitante Maria Chiara Virgili (Fermo), al flauto Bruno Paolo Lombardi(Benevento), all'oboe Maurizio Marino(Campobasso), al clarinetto e autore della riduzione per quintetto di fiati Lelio di Tullio (Campobasso),al corno Giovanni d'Aprile(Bari), al fagotto Deborah Luciani (Asti). Prossimo appuntamento lunedì 25 maggio con letture dalla zona rossa su musiche di Beethoven. Le tendopoli o gli artisti interessati possono contattare carlo_pelliccione@alice.it
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TenderBranson [luigi prosperi] [15.05.2009 12:58] scusate, il sito inserisce automaticamente uno spazio di troppo nel link, all'interno della parola MAGGIO. Pensavo fosse un mio errore, invece è generato dal sito. Correggetelo manualmente.
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TenderBranson [luigi prosperi] [15.05.2009 12:56] il link all'intervista è sbagliato. Quello corretto è http://blog.fusoradio.net/2009/05/15/speciale-a-un-mese-dal-terremoto-mercoledi-13-ma ggio/
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TenderBranson [luigi prosperi] [15.05.2009 12:54] Salve a tutti, mi chiamo Luigi e lavoro per Fusoradio, una webradio libera (www.fusoradio.net). Ho la fortuna di essere un amico di Fulvio Giuliani, cosa che ci ha portato a realizzare un'intervista per la radio dalla quale è venuto naturale estrapolare un articolo. Vi lascio dei link a cui potrete trovare entrambe le cose. Spero di essere utile. Come redattore della radio resto a disposizione, ci impegnamo a tornare periodicamente sulla vicenda e a dare visibilità a quel poco che riusciamo a produrre di volta in volta. Chi volesse / potesse ha carta bianca sulla diffusione di tutto quello che segue: L'ARTICOLO: http://oscuroscrutare.noblogs.org ; http://abruzzo.indymedia.org/article/6487 L'INTERVISTA: http://blog.fusoradio.net/2009/05/15/speciale-a-un-mese-dal-terremoto-mercoledi-13-ma ggio/ GRAZIE A TUTTI, UN ABBRACCIO VIRTUALE.
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nenna [Angela Giusti] [15.05.2009 10:43] Mi sa che c'è qlc problema con il link... Riporto il testo dell'articolo. * TAGLIO MEDIO | di Eleonora Martini DECRETO LEGGE Prima casa al 100%, ma senza finanziamenti I 21 emendamenti del governo Il contributo dello stato per le prime case distrutte o danneggiate dal terremoto del sei aprile sarà «tale da coprire integralmente le spese per la riparazione, la ricostruzione o l'acquisto di un alloggio equivalente». Il principio è passato: il diritto di cittadinanza in Abruzzo non vale di meno che nelle Marche o in Friuli. L'opposizione incassa la «vittoria». Ma il decreto legge emendato ieri in 21 punti dal governo e dal relatore di maggioranza Antonio D'Alì in commissione Ambiente del Senato continua a fare acqua da tutte le parti. «Manca la copertura finanziaria», protestano come un solo uomo i senatori dell'opposizione; non ci sono «certezze sui fondi per le famiglie e per le imprese», attacca la capogruppo Pd Anna Finocchiaro; ancora non vengono riconosciuti «pieni poteri per la ricostruzione a Provincia e ai Comuni del cratere», comunica una «delusa» presidente della provincia aquilana Stefania Pezzopane. Il sottosegretario all'Ambiente nega: le risorse? «Ci sono, ci penserà il ministero dell'Economia a trovarle», assicura Roberto Menia. Tremonti non profferisce parola, ma Berlusconi sbotta: «Ma che volete di più?». «Sicurezze, soldi certi», ribattono i suoi antagonisti, soprattutto abruzzesi, e la risposta è scontata. Tanto che «in commissione Bilancio - racconta il vicepresidente, il senatore Pd Luigi Lusi - abbiamo chiesto al governo la relazione tecnica perché illustri come intende coprire il fabbisogno necessario alla ricostruzione». L'emendamento all'articolo 3, il cuore del decreto sulla ricostruzione, è quanto meno contraddittorio: i contributi per la prima casa copriranno sì il 100% delle spese ma verranno concessi «anche con le modalità del credito d'imposta e di finanziamenti agevolati garantiti dallo Stato». Dunque non a fondo perduto, ameno così sembra. Il comma 6 dello stesso articolo, invece, non è stato emendato: «Continua a non essere previsto un solo euro per il 2009 e vengono stanziate somme limitate dal 2010 in poi - spiega il capogruppo Pd in commissione Ambiente, Roberto Della Seta - questo vuol dire che per gli interventi più semplici non c'è copertura per l'anno in corso». Se poi qualcuno rinunciasse a ricostruire la propria casa, soprattutto se gravata da mutui, entra in gioco Fintecna, la finanziaria controllata dal ministero del Tesoro, che la acquisirà, mentre lo Stato si accollerà i debiti pregressi fino ad un massimo di 150 mila euro. Un meccanismo «pericoloso», secondo Della Seta, «perché si rischia di svuotare il centro storico de L'Aquila dai suoi attuali abitanti». A scorrere i testi degli emendamenti governativi - che verranno votati in commissione a partire da questa mattina, mentre è previsto per martedì prossimo l'arrivo in Aula del decreto legge - si scoprono poi una serie di chicche, alcune davvero speciali. Come la soppressione della norma che prevedeva «la riduzione dell'80% degli onorari e dei diritti notarili». O come la «sospensione dei processi civili e amministrativi» e di «quelli di competenza di ogni altra giurisdizione speciale». O ancora, l'introduzione di un provvedimento molto controverso tra gli addetti ai lavori: la digitalizzazione del sistema giudiziario, già prevista dal ddl Alfano e anticipata agli uffici de L'Aquila. Mentre «nel parere sul decreto legge votato dalla maggioranza in commissione Finanze del Senato spunta l'assicurazione obbligatoria per i proprietari delle case analoga alla Rc auto», denuncia il senatore dell'Italia dei Valori, Elio Lannutti, che pone l'ovvia domanda: «Quanto pagheranno le abitazioni ad alto rischio sismico?». Oneri ancora a carico delle famiglie, mentre con tre emendamenti all'articolo 7, il relatore D'Alì prevede l'assunzione di nuovo personale per la Protezione civile, l'inquadramento al ruolo di dirigenti di personale «appartenente al Dipartimento o di altre amministrazioni dello Stato», e la possibilità per la Protezione civile di trasferire «personale che appartiene ad altre amministrazioni». Costi a carico dello Stato: 3,98 milioni di euro per il 2009 e 7,96 milioni di euro per il 2010. Ma a parte una norma ad personam (D'Alì smentisce) che prevede il reintegro di generali della Guardia di finanza appena andati in pensione (vedi box a fianco), c'è un emendamento che risulta particolarmente indigesto, soprattutto dopo le tante promesse di ricostruire città più belle e più sicure. È l'emendamento all'articolo 11, con il quale il governo cancella «uno dei punti più condivisibili del decreto terremoto», per usare le parole di Della Seta: quello che prevedeva verifiche antisismiche a tappeto su tutti «gli immobili, le strutture e le infrastrutture», e prescriveva «interventi di adeguamento, con la possibilità di beneficiare di crediti di imposta per il 55% delle spese sostenute». Cancellato. Ora il controllo della tenuta antisismica dovrà essere effettuato solo su «edifici di interesse strategico». Un'altra noma ad hoc: per il G8.
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nenna [Angela Giusti] [15.05.2009 10:40] Ciao Daniele, credo si tratti di ciò che rimane una volta tolti dagli 8,7 mdl i fondi necessari a fronteggiare la prima emergenza e a costruire i "quartieri di legno". A questo link i contenuti del "nuovo" DL, di fatto non cambia gran che, anzi... http://www.ilmanifesto.it/il-manifesto/ricerca-nel-manifesto/vedi/nocache/1/numero/20 090514/pagina/07/pezzo/249825/?tx_manigiornale_pi1[showStringa]=maggio%2B2009&cHash=95 dc67d8c6
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burz3ll4 [D4niele C4tt3ddu] [15.05.2009 07:17] Aderito, grazie Angela. Un solo dubbio, quale fonte cita il sito quando parla di uno stanziamento di 5,7 mld? Non dovrebbero essere 8,7?
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nenna [Angela Giusti] [14.05.2009 18:47] Novità sulla CAMPAGNA 100%: ora è possilibe aderire on line, firmando l'apposito form nella home page del sito www.100x100aq.org CIAO!!!
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nenna [Angela Giusti] [14.05.2009 11:33] http://www.ilmanifesto.it/il-manifesto/argomenti/numero/20090513/pagina/06/pezzo/24973 2/
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cattavone [Filippo Argentieri] [13.05.2009 22:15] La mattina che ho lasciato L'Aquila, tre giorni dopo il sisma, mi sono fermato a magliano per fare benzina, neanche buongiorno, ho pagato con il bancomat della carispaq, avevo in macchina una montagna di cose e una faccia da morto. Uscito da San Rocco è stato come scendere da un aereo di un volo interplaneterio. In quel momento ho visto il terremoto degli italiani, un altra cosa, un'altra storia, una fiction con sfondo L'Aquila...è dura... ...co sta callaccia ci vorrebbe 'na birra fore Antonio... Roccaromana (CE)
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