Terranera OnLine " Il Parco della Rimembranza in primavera "
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sbrvlizz [Fulvio Giuliani] [10.05.2009 18:30]
Questa è per quelli che non c’erano.

Per quelli che hanno evitato la cortellata al cuore ma che hanno, lo stesso, la ferita che sanguina

Per tutti quelli che, al mattino dopo, hanno provato a telefonare e sono passati attraverso l’inferno prima di avere la liberazione di ascoltare un:”pronto!” detto dalla voce inseguita

Per chi ha capito l’orrore ora dopo ora e ha fatto mattina, con gli occhi lucidi, davanti alla televisione incredulo e angosciato

Per quelli che ci hanno cercato i giorni dopo, che sono venuti a vederci, noi, le nostre e le loro case contenti di riabbracciarci, indifferenti ai danni ma con l’anima intrecciata alla nostra

Per chi ci ha dato consigli, per chi ci chiama ancora, per chi si sta indignando con noi

Per chi ha ritrovato l’orgoglio di essere nato qui e, adesso, ostenta una sconosciuta fierezza per le proprie radici

Per quelli che hanno addosso addirittura un piccolo senso di colpa perché avrebbero voluto esserci solo per alleggerirci un po’ da tutta la pena

Per chi si è reso conto che ci vorrà tanto tempo e sta mettendo da parte la forza per i mesi duri e tornerà anche in inverno perché si è reso conto che il loro calore è arrivato tutto e ci sostiene

Per Burzella zingaro indomito e valente, Tota dagli occhi dolci, Ciccio graffiante e vicino, Carlo Di Clemente dal cuore grande e l’anima strappata, Sergio compagno lontano e partecipe, Aldo che vuole le pratella e le gite a Valle Curdora, e tutti gli altri che leggono lontani ma che sono con noi

Più o meno la musica l’abbiamo capita
Non ci facciamo illusioni. Sarà dura ma eravamo testardi già da prima. Adesso saremo anche determinati, tenaci, caparbi, risoluti

Noi c’eravamo prima e ci saremo anche dopo.
Ci serve molto aiuto, quello vero
Ma, se non arriva, ce la faremo lo stesso
Faticando da vicino e da lontano

Ci vorrà più tempo ma ce la faremo
Per noi e per voi.
mafalda [Carlo Pelliccione] [10.05.2009 15:05]
bravo burz, ma era facile!!
ne ho pronti di più difficili, ma x ora propongo di farne uno alla volta.

allora questo ciò in mente:
1-voglio un confronto con la piazza, un forum, vorrei che qualcuno mi dicesse che stò esagerando, ma vero, sono sincero.
cioè, mi spiego.
io mi rendo conto di essere"alterato" nelle percezioni.
e questo può significare che sento troppo ma anche che sento male.
dite la vostra.
ma se NON mi convincete, o peggio se vedete anche voi quello che vedo io, allora si passa al punto 2
2-si chiede formalmente, ufficialmente e a gran voce al sindaco di ritirare, correggere, modificare quello che ha scritto. insomma tana per te!!
non mi interessa di fare una guerra ad personam. non ho niente contro lui, nè contro altri singolarmente. ma se tu scrivi qualcosa, specie se lo confezioni in un sito ufficiale, allora è importante risponderne. o no? mi interessa che dalle macerie possa uscire un "aquilano più migliore" con le case e la coscienza anti-sismica
3- se fa le zelle si manda tutto ai giornali e ai blog, così tutti fanno tana per il sindaco.
non ho mai creduto ad internet e col computer ho un rapporto conflittuale.
ma i testi della nostra piazza vanno in giro per internet e non solo, quindi funziona..

così per lui, così per tutti!!!

buon lavoro
burz3ll4 [D4niele C4tt3ddu] [09.05.2009 20:56]
vediamo un po,
il nome inizia con la E e finisce con O.
il cognome ricorda il nome di un'illustre Accademia
o del cibo per maiali.
mafalda [Carlo Pelliccione] [09.05.2009 13:05]
NOTIZIE DALLA COSTA

la scala sbrvlizz imperversa
la gente va in giro col foglio stampato di fu, portato dal campo di paganica, dove è considerata la magnitudo più attendibile

qualcuno mi ferma e mi dice: "a Kà, ciò qualcosa da farti leggere, me l'hanno portata da paganica ieri sera. non sisà chi la scritto ma è una figata...."

sisà, sisà...

si ...siete belli...
facciamo che sia solo l'inizio
mafalda [Carlo Pelliccione] [09.05.2009 12:22]
FUMI E SERPENTI

vajiù, ma ccu bejie i bejie, ccu ve stete a 'nfrucì....;-)

allora facciamo i brutti sporchi e cattivi
facciamo un gioco.
lo chiamiamo "chi l'ha detto?" o chi è stato.
anzi, afangala alla televisive.
lo chiamamiamo "lo schiaffo del soldato"

allora: bla, bla bla...ma che tragedia....ma che forza.....
poi

"....La prima priorita', e' quindi, quella di "rostruire", non solo sotto l'aspetto edilizio ed urbanistico la citta' dell'Aquila, ma anche tutto il territorio che "gravita" su di essa. Quel territorio, i campanili, i castelli, i borghi, che nel 1254 contribuirono alla fondazione della "citta dell'Aquila". Ora e' giunto il momento di rimettersi tutti insieme a riprogettare un nuovo assetto di territorio e "rifondare" la citta' dell'Aquila.............

L'Aquila dovra' continuare ad essere il riferimento culturale, amministrativo, politico, istituzionale, di tutto il territorio;.....

E' tutto il territorio che deve tornare a crescere in una logica che vede l'Aquila centro motore di funzioni e di servizi. ......

L'Universita' al primo posto con le sue attivita' didattiche, i suoi centri di ricerca dovra' essere riorganizzata, delocalizzando dove e' possibile alcune attivita' (corsi di laurea, centri di ricerca) in modo da far vivere e sviluppare anche il territorio circostante.

Pensare di delocalizzare in uno dei tanti piccoli comuni colpiti dal sisma, un corso di laurea di 200-300 studenti, realizzando per essi i relativi alloggi, diventerebbe per quel comune, per quella parte di territorio e per le sue popolazioni, una grande occasione per attivare nuove attivita' economiche e quindi nuovi posti di lavoro, frenando cosi il triste fenomeno dello spopolamento e dell'abbandono dei paesi di montagna.
Se questo ragionamento, esteso anche alla possibilita' di decentrare altre attivita nel settore del terziario, venisse esteso a buona parte dei comuni che si presentano per posizione geografica, per presenza di infrastrutture, per facilita' di collegamento, per specificita' ambientali ecc, si puo' facilmente comprendere quale puo' essere la portata di questo fenomeno e quali effetti benefici puo' avere per il rilancio e consolidamento dell'economia del territorio.
Lo stesso puo' dirsi per l'industria del turismo con tutte le sue articolazioni. Si pensi ad esempio a quali effetti benefici, non solo per i territori direttamente interessati ma anche per quelli limitrofi, potrebbe avere la immediata realizzazione di interventi di potenziamento delle infrastrutture esistenti sia per lo sci che per le attivita' escursionistiche, sentieristiche, e ricettive in genere."

.......................................................

si lo sò troppo facile indovinare.
andate alleggervelo (......nuove case, nuovo lessico..) tutto.
facciamo cosi: al terzo tentativo fallito ve lo dico.
cmq, il materiale è già sufficiente per spiegare quello che intendevo per fumi e serpenti.
E ho bisogno del confronto. cioè se mi sbaglio o esagero, pronto ad ascoltare.

l'elemento che mi ha colpito è naturalmente il capoverso centrale qui riportato.

se chi lo ha scritto avesse tempo per ascoltare le nostre chiacchiere in piazza vorrei dirgli solo 2 cose:
non ci sto a vedere la mia città saccheggiata dal mio paese.
un pò di dignità, che siamo terremotati non coglioni!!
Anna [Anna Maria Santilli] [09.05.2009 01:06]
si Fulvio...sono/siete proprio belli.......
sbrvlizz [Fulvio Giuliani] [08.05.2009 16:33]
michia, quanto siete belli
burz3ll4 [D4niele C4tt3ddu] [08.05.2009 09:43]
come dici tu per me capire e' impossibile,
e' come voler far leggere un libro ad un analfabeta,
non c'e' speranza.
I resoconti delle persone a cui piu' tengo, mi hanno dato altezza e larghezza del dramma, ma manca la terza dimensione, manca la profondita'.
Quella non ce la posso avere,
manca l'idea della paura, della frustrazione, dell'angoscia, dell'impotenza.
E meno male, aggiungo pure, perche' se ce l'avessi avuta anche i miei di bimbi sarebbero stati coinvolti.

Da questa posizione priviligiata, su di un'isola a quasi 2000 km da Terranera,
le cose si vedono sotto un'altra luce, il limitato coinvolgimento emotivo regala maggiore razionalita',
l'essere lontano dalle polveriere delle tende e degli alberghi mi ripara dall'isterismo.
Per questo sto attento, per questo voglio vigilare,
non voglio che l'equazione shock e speculazione si risolva ancora una volta, per non parlare di quella ancor piu' nota a noi italiani promesse=inculate.
Perche' e' questo che mi sembra che stia succedendo,
da una parte un popolo indebolito, che giorno dopo giorno si avvicina verso il baratro della disperazione, che notte dopo notte abbassa la soglia di accettazione, disposti a prendere quasi tutto purche' qualcosa.
Dall'altra persone impegnate a far quadrare i conti, a far ripartire l'economia, a cercer di tenere artificialmente bassa la pressione fiscale, a coprire le responsabilita' di qualche prezioso B side, a fare annunci, 8 miliardi di new towns edificate sulla navicella spaziale G8 e da costruirsi in meno di 6 ore.
In mezzo poi ci sono quelli che la realta' dovrebbero raccontarla, ma mi sa che non stiano facendo tanto bene. Anche perche' le cose sono 2, o manna, papa, zie, zii, cugini, Gianluca, Zeppolotto, Filippo, mi hanno raccontato un sacco di minchiate, cosa di cui francamente dubito, oppure i giornalisti, televisivi in particolare, vivino una dimensione parallela.

Io prometto di far quel che posso, poco di sicuro, pochissimo, 2 centesimi il valore del mio contributo, ma ce lo metto lo stesso.
Il persorso pero' e' gia' in salita, il giro d'Abruzzo e' appena partito e subito c'e da scalare (in bici) in corno grande.
Nessun potere agli ammiistratori locali e manco mezzo centesimo.
Il 'porto franco', l'unica via per risollevare in fretta le sorti, gia' peraltro disastrate dell'economia aquilana, ucciso ancora prima del primo vaggito.
I soldi stanziati sembrano abbiano lo stesso valore di un'azione di banca americana quotata in borsa in tempo di crisi, un decimo se tutto va bene, includendo vento in poppa e mare piatto.

Prima pero' di finire in un vicolo cieco, bisogna muoversi, bisogna associarsi e chiedere, bisogna riaprire in fretta i cassetti dei desideri e dei pentimenti e su quelli costruire. Tutti quei '..lo farei cosi se dovessi partire a zero..' adesso sono tristemente possibili.
Domande bisogna fare, tante domande,
ed una di domanda la pongo io, quante micro imprese di costruzioni ci sono sul territorio aquilano? perche' non si invitano queste imprese a consorziarsi? per non si stabilisce per descreto/delibera che queste imprese debbano avere priorita' nella consessione degli appalti di costruzione?
Bhe, visto che ci sono ne pongo anche un'altra, quanti tetti sono da rifare? perche' non invitano tutti a installare pannelli fotofoltaici?
Inutili dettagli, cazzete se volete, ma se vogliamo L'Aquila come prime e meglio di prima, bisogna pernsarci adesso, prima che sia troppo tardi e sopratutto prima che qualcuno lo faccia al posto nostro.
Domande, domande, ripetute fino alla nausea, finche' la risposta non soddisfa, finche' la risposta delle chiacchere non trovera' il riscontro dei fatti.
Facciamo una lista di domande e pubblichiamola, affissa tutti i giorni in ogni angolo del web disposto ad ospitarla, tutti giorni finche ognuna di esse non ha avra' trovato una risposta soddisfacente.
Quanti soldi ci sono domani se voglio cominciare a mettere a posto la casa?
A chi li chiedo? Con quale procedura?
ed ancora migliaia di altre domande.

Io vigiliero' e lo prometto, io gridero' e lo prometto, io saro' sincero con voi a costo di essere sommerso di vaffanculo e lo prometto.
mafalda [Carlo Pelliccione] [07.05.2009 23:58]
..perciò quatrà...

ognuno ha il suo ruolo in questa storia.
noi da dentro a raccontare le paure, le stanchezze, le litigate, i nervi che saltano, l'encefalogramma piatto, il delirio assurdo di una città in emergenza mentre il mondo si pensa che il film è già finito e stupìto ti chiama e ti chiede: -ma come? ancora state fuori casa?.
la schizzofrenia di fare 50 km e trovarsi nel mondo normale, dove è normale andare a imbucare una lettera o fare una visita oculistica, mentre 50 km prima non ci ritrovi manco lo studio del pediatra..

Ma voi fuori, voi dovete vigilare!
perchè la puzza di fumo e il frusciare dei serpenti che si aggirano tra parole, ordinanze e decreti è più forte della puzza di gas che si sentiva in città quella notte maledetta.
chi stà qui la forza di accorgersi di quella puzza non ce l'ha, non può averla. quì c'è altro da fare, cercare di non sentire freddo, cucinare, rimettere a posto la roba, sopportarci l'un l'altro, combattere gli incubi sul futuro.
e non pensate che voi che non c'eravate non avete il diritto di dire certe cose.
infatti non ce l'avete il diritto.
c'avete il dovere. anche contro di chi fra noi vi dirà di non rompere che tanto voi non c'eravate.
saremo stanchi ed esauriti, e senza riconoscenza.

ma voi da fuori dovete vigilare sennò ci si magnano.
stanno già cominciando, hanno già cominciato...

noi ci siamo rimboccati le maniche a spostà i sassi, aiutà la gente a uscire dalle case, a rizzà le tende.
Mò vu ve tenete rimboccà le maniche pe' scrocchià cazzotti, asciugà le lacrime pe guardà che sta a succede e aprì la bocca pe' strillà quello che non và.
se non potete essere qui, monitorate su internet i comunicati che sindaci politici amministratori distribuiscono a destra e a manca e usate spazzola e phon per liberare gli scritti dai fumi della solidarietà, del buonismo, della ricostruzione.
fatevi un giro su capoluogo.it, sul sito di comuni regione provincia protezione civile, anche su quello del nostro comune, visitate e partecipate ai blog sul terremoto
e se qualcosa vi puzza, chiedetene conto, raccontatecela, raccontiamocela

"perché rompere le balle è già un dovere"
mafalda [Carlo Pelliccione] [07.05.2009 01:13]
controllato, pensavo di più.
2.2 anche se quasi in contemporanea con una 2.6 sulla mausonia

che ffà? si sommano?
no credo che la "nostra" era amplificata perchè l'epicentro era sopra a forca miccia e l'ha sparata dritta nelle orecchie dei terraneresi
mmah..
1.2.3.4...avrà finito per oggi?
difficile che salta l'appuntamento delle 2.20 minuto più minuto meno.

a quell'ora cambia posizione ajiu lett'.

capito frà?
sono stato 3 giorni ad alba dai miei.
col terremoto lontano organizzi le tue battaglie per rialzare la testa.

ma qui è diverso. qui pensi : primo non prenderle!!
mafalda [Carlo Pelliccione] [07.05.2009 00:05]
23.55: bella tortorata frà!
entro casa me se sò atturate le recchie.

sant'emiddiu me, era n'avvertimentu o la bonanotte?
ci stava "tortorata" nella scala sbrvlizz?

.............
Anna [Anna Maria Santilli] [06.05.2009 16:55]
E' un segno.
La radio passa 21 aprlile..domani
poi l'anno che verrà....caro amico ti scrivo...

poi entro, adesso e nelle foto ci sono sempre io a 14 anni....

E' un segno...ma manca brdp.

Tol non è tol senza di lui. Senza di te Gianluca.

Tol ha bisogno di te, adesso è famoso, ma non è lui se non ci sei tu.

Manchi.

a me manchi.....

Manchi a tutti.

Perdo il traghetto....fallo per ....per tutti...fallo per non farmi andare a casa in treno che mi fa schifo...( se mai ti servisse una stupida ragione qualunque e io sono vecchia signora....accontentami)

Oltre che per te stesso...

Ti aspetto ti aspettiamo...dai brdp...

baci genovesi....al sapor di canestrello...

vi voglio bene
quanto?...ahh saperlo....TANTO!!!!!

ciccio [Andrea Argentieri] [06.05.2009 01:11]
Subito subito per dire che altre polemiche verranno perchè rompere le balle tra breve sarà un dovere!
ciccio [Andrea Argentieri] [06.05.2009 01:08]
Ciao, io non c'ero, c'erano tante persone a cui tengo, mia nipote per tutti e non posso capire lo stesso nonostante questo....me ne sono reso conto guardando le persone e le crepe nelle loro espressioni.

Anna [Anna Maria Santilli] [05.05.2009 22:37]
solo un' acca in più davanti e dietro...ma sempre la stessa minestra...
nuova mail , ma vecchia gallina...stesso brodo....
la genovese , la cugina della Cattivera, e...nome con additivi e mi sa che ho fatto venire ( di nuovo) un mezzo esaurimento a brdp.
sorry gianluca, lo sai che sono scema. più del 2004...ora sono anche più vecchia.
baci a tutti, a Mafalda soprattutto. ciao biondo del mio cuore...felice di leggerti ovunque....
bacia anche la zietta....evelina...
baci e abbracci come a siena, sempre una serata indimenticabile....nel palchetto e tu al contrabbasso con la zazzera bionda che volava di qui e di là....abiti da sera in una serata infernale, lo chiffon zuppo, la mia bionda in nero lungo e un tacco lasciato sui sampiietrini senesi, una figlia zoppa e un compagno annegato d'acqua....ma sempre una serata indimenticabile....e un giorno a siena a pranzo al gallo nero......io ti tengo stretto.....sono li con te, con voi
grande fulvio...ma già lo sa...
behhh sono qui ...altre genialate stasera non mi vengono....
e non voglio andare nella malinconia....
attenti ..che poi magari ritornooo
anna 2 il ritorno
baci abbracci e scrivete .....scrivete....
anna
mafalda [Carlo Pelliccione] [05.05.2009 08:18]
"Questa cosa è data a noi perché noi siamo in condizioni di tenerla. Di vincere la rassegnazione con la rabbia. Se non ce la faremo noi non ce la farà nessuno. Nessuno è così forte e nobile come lo siamo noi in questo maledetto momento" grazie Fu.

ho riscritto le tue parole perchè vorrei tenerle a mente ogni giorno che mi svegliio, ogni notte che mi addormento, perchè vorrei che a tutti comunicassero la forza enorme, la verità, che io ci sento dentro.

perchè esse sono, insieme agli occhi dei vajule che spesso e all'assacrese ti guardano -severi o sereni non importa- dalla finestra principale della nostra casa virtuale, TOL, in piedi e più forte dopo il terremoto, sono -dicevo- l'orgoglio che troppe volte nel passato ci è mancato.

l'orgoglio di essere figli di questa terra e di questa lingua.
l'orgoglio di essere oggi quelli che potevano sopportare tutto questo.

"Questa cosa è data a noi perché noi siamo in condizioni di tenerla.
Nessuno è forte e nobile come lo siamo noi in questo momento"
mafalda [Carlo Pelliccione] [03.05.2009 16:08]
Il TERREMOTO DI ZIEVELINA

Zievelina c'ha 91 anni.
Siamo rimasti tre notti a dormire in macchina io lei e Lia, mia cugina -ma non sua figlia- da sempre più di una figlia, una nipote rimasta piccola come una bambina e con quella forza dentro che l'ha spinta -ma senza carrozzella- a raggiungere i 60 anni senza due gambe decenti, senza genitori e sei dita in tutto.
Eppure con un sorriso alla vita che quelli che nella vita hanno avuto successo non riescono nemmeno a immaginare, figuriamoci a imitare.
Zievelina la chiamano tutti Zievelina a S.Sisto, pure quelli che da S.Sisto se ne sono andati e ci tornano per la festa di S. Antonio. Non ha figli né marito quindi è lcome se fosse la zia di tutti.
E porta ancora la macchina, una 500 verde che andammo a comprare ad Avezzano, che a l'Aquila costava troppo di più.
Quella notte mio cognato la trovò fuori la porta di casa, loro due con una candela in mano e tutto buio attorno, da sole, che a S.Sisto ce n'è rimasta poca di gente.
I terremoti li abbiamo passati tutti lì, quelli degli anni settanta, quando papà terrorizzato ci abbracciava e ci ficcava in macchina, che a lui, cresciuto tra la Rivera, Taranta e S. Giuliano, i budelli del centro gli facevano paura...
Ci siamo rimasti fino a giovedì, fuori la porta di casa di giorno, dentro la mia macchina di notte.
Vicino a casa che mò finisce...
Una notte, due, vicino alle scuole elementari che c’è la luce dei lampioni, con altri che dormono dentro alle macchine -loco n'anzi ci sta Annamaria, arrete Stefano.
La terza notte poi da soli, che chi c’ha dove andare va’.
Zievelina è stanca ma senza un lamento. Bastano gli occhi.
Giovedì cerco un ricetto e ci assegnano alla prefettura di Chieti.
Non male mi dico: Chieti è l’unico posto che zia conosce. Ai tempi del tumore alla pancia, 13 anni fa’, andavamo una volta a settimana per la radio terapia. E zia c’ha paura dei tunnel. La strada per Chieti l’ha fatta, se la ricorda. Quasi quasi è come andà alla rotonda..

E comincia l'altro terremoto, quello degli sfollati.

L'organizzazione è fatta col cuore che la testa non ce l'avrebbe fatta.
Di fronte all'hotel Harris raccolgono roba da mandare e vestiti a quelli che abbiamo lasciato lì stamattina con le lacrime agli occhi, a quji de' Panella, de' ju Notaru….
Al Ristorante convenzionato, la sera, solo pasta o pizza. Coi visi tirati ci mandano la cameriera peruviana a scusarsi -sà ci hanno avvertito da poco, non siamo: pronti..Quasi quasi siamo noi a consolarli: -Per noi figurati, sono tre giorni che mangiamo pane e formaggio, non c'è problema. Però strano: la sala del ristorante fa' una sessantina di coperti. Noi terremotati siamo solo 27...va bé non sono pronti, solo pasta o pizza...
L'hotel è piccolo, bene! atmosfera famigliare: internet, piccola sala per le colazioni, grandi schermi al plasma. Più che familiare è' un Hotel per manager. Di ritorno dalla pasta e pizza che non siamo pronti ci dicono che possiamo rimanere lì solo 2 giorni, sa' non siamo pronti, - e dalli!- abbiamo i nostri clienti..E già..
E il giorno dopo a pranzo solo farfalle e mozzarella..ancora non sono pronti. Al tavolo a fianco clienti normali mangiano bistecca di vitello. Ma va bè, che tanto ci abbiamo lo stomaco chiuso dalla stanchezza perché stanotte oltretutto Zievelina s'è passata la notte nella hall davanti alla televisione, chè le scosse a Chieti si sentono, si sentono …
Allora dopo le farfalle partiamo per Segni, vicino Colleferro.
Pare che lì le scosse non si sentono.
E c'è bisogno di non sentirle.
Zievelina è preoccupata. A parte Chieti non si è mai mossa da S. Sisto e Colleferro sembra l’America..
E poi c’è bisogno di stare con la tua gente,
Gli altri della famiglia stanno tutti lì e non mi ricordo più come ci sono andati a finire quel lunedì del giorno dopo.
Ma tant'è, e non importa se dobbiamo pagare. I nostri vecchi hanno sempre risparmiato perché non si sa mai.
Ora si sa.

Hotel La Pace. Segni.
Tre stelle, cucina Michelen del 2007, fine della diaspora, riabbracciamo mia sorella, mia mamma, mia nipote, zie, cugini.
Passano 10 giorni, tre stanze per 6 persone. Io torno, non riesco a stare lontano, e mi sistemo in tenda a Fontavignone.
A Segni e Colleferro è quasi imbarazzante. Il Sindaco paga tutte le medicine, pure gli integratori e le aspirine, offre il pranzo di Pasqua, stacca assegni di solidarietà. La gente porta cassette di viveri (una parte di zii e cugini sono alloggiati in una casa di campagna), vestiti, scarpe, intimo. Qualcuno mette in mano 50€ ai cugini più giovani, quasi scusandosi che al momento non può di più, e Sabato Santo carichiamo due macchine di roba per Terranera e Fontavignone, un frigorifero, una lavatrice, stufette elettriche, giacconi pesanti, e sacchi della spazzatura.
Paolo intanto raccoglie a Roma 3,500€ in mezza giornata, fa la spesa al Metro e manda tutto a Rocca di Mezzo.
Continueranno per tutto il tempo.
Continuano ancora.
Grazie Cristina, grazie Cecilia, Maurizio, Sandro, grazie Colleferro rugby e centro Expert di Colleferro.

Il paradiso stavolta ha i nomi, gli alberi, i volti della gente di qui.
Lontano le nuvole nere sopra le cime innevate dei Simbruini ci indicano casa..
Ma bisogna ricominciare.
Il lavoro, la scuola.
E il futuro fa paura, non si può vivere in Hotel per mesi. I risparmi non sono cosi tanti.
Si riparte.
Alba adriatica.
Tornare in mezzo alla propria gente.
L'ultimo pranzo a base di pesce, quel pranzo che Zievelina erano 13 anni che voleva offrire, dai tempi della radioterapia a Chieti, ma non eravamo mai tutti liberi per farlo..
Passo a pagare l'Hotel.
Paola, Alessandra, Vittorio, alcuni di quella famiglia che gestisce da sempre l'Hotel La Pace, e che ha organizzato anche il pranzo di Pasquetta per Onna, 400 coperti, ci salutano con le lacrime.
Di pagare non se ne parla nemmeno..

Il terremoto degli sfollati..

Alba non è Segni,
Tanti alberghi chiusi, tante porte di case in affitto chiuse appena dici che vieni dall' Aquila, guai poi se c'hai la casa inagibile.
Chi affitta ti chiede se rimarrai fino ad Agosto...sa' noi ci viviamo con la stagione estiva.
Già, noi invece..
Dico: -Fosse per Zievelina tornerebbe a casa subito, ma non so se ha sentito, c'abbiamo un terremoto..
Mi spiace ma sa' noi ci viviamo con la stagione estiva...

Chi affitta vuole anche 1.500€ -3 o 4 posti letto mica la luna- e mese per mese, magari coi terremotati recuperiamo la stagione, va' a sapé, se disdicono le prenotazioni di Agosto...

Escono due camere all'Hotel Medi, 7 letti in tutto, noi siamo otto ma tanto i figli aquilani dormono coi genitori.
4 stelle e divani in rattan, mega schermi al plasma e i bagni che si staccano le maniglie. Uhm, uhm…
La mattina a colazione l’atmosfera è serena come in tendopoli dopo una notte di pioggia: il barman -50 anni, anelli d'oro e codino bianco appeso alla testa pelata- fa un rumore infernale con i piattini quasi a urlare che OH! I’ QUA CI STING A LAVURA‘... Nel retrobanco borbotta in continuazione parole camuffe e nervose tra le quali si capisce solo terremotati, visibilmente seccato. Forse i nostri vestiti non sono all'altezza dei suoi anelli..
Io continuo a fare lo sfollato di professione, tra le tende di Fontavignone, le visite ai miei sulla costa, qualche terrorizzato tentativo di riappropriarmi della mia casa di notte…
Zievelina mi racconta che una mattina ha chiesto un bicchiere d'acqua dopo colazione, per la pasticca per il cuore. Il simpaticone gli ha risposto scorbutico che l'acqua la poteva prendere in camera.
Mi ricordo quando eravamo piccoli, e sudati andavamo al bar a via Castiglione a chiedere un bicchier d’acqua. Madonna il barista se s’incazzava! L’acqua -allora- non si poteva far pagare, e lui, oh!, li ci stava per lavorare..
Si, lo so, cose di poco conto.
Però Zievelina c’ha 91 anni, e non è lo stesso che coji quatrani dopo la partita a pallò.
Zievelina ci stava già quando bombardarono la zecca, e lei ci stava dentro alla zecca, e ha visto nascere nipoti e pronipoti e morire genitori e fratelli e amici. Mò, a 91 anni manco la casa, portata via dalla sua vita non dalla morte ma dai nipoti…
Era solo un bicchier d’acqua…
I cafoni, come dice mia sorella, il terremoto non se li ‘,gnotte, ma siamo fragili e stanchi, più bisognosi di sorriso che di rimbotti
A pranzo, Zievelina, alzando gli occhi dal piatto di riso poco cotto mi ha chiesto: -Zì, te lo chieo pe' piacere, reportace a S. Sistu...
cerco una roulotte, un camper, poi un prefabbricato, ma anche fosse dove lo metto?

Non è tutto così.
Massimo di Villa Cesare ha aperto la mattina del 7 aprile, ha messo a disposizione tutto quello che ha, pure l'appartamento suo. E tutto con la protezione civile, prezzi imposti.
Ho sentito anche altre storie sulla costa, anche più dure, altre più commoventi, eclatanti, televisive.
Ma io parlo solo di quello che so.

E quello che so è che non c'è un Abruzzo forte e gentile.
Ci sono gli Aquilani.
Poi ci sono quelli che non sono Aquilani e che danno tutto quello che hanno o che possono, quelli che stanno da questa parte, quelli che ci mettono il cuore.
Poi ci sono gli altri. E tra gli altri -mi fa male dirlo- anche qualche aquilano, ma lo scrivo con la minuscola che la maiuscola non la merita….

Un ultima cosa per i mie compagni di tenda.
Sento una rabbia sorda che si aggira nei campi all’Aquila e dintorni.
Una rabbia sorda come il terremoto, verso chi se n’è andato a ju mare mentre nojatri ci stemo a ffà nu culu come nu sicchiu..
Anche per loro, laggiù sulla costa, è dura.
Diverso, ma duro.
Non ci sono terremoti di serie A o di serie B.
Ce ne sono tanti di terremoti, ognuno ha il suo, e se lo porterà dentro finchè campa.
Chi ne uscirà sarà più forte.
Più del terremoto.

cattavone [Filippo Argentieri] [01.05.2009 16:24]
Belle parole.
Belle poesie.
Nessuno può capire ciò che è accaduto se non c'era.
Si è rotto qualcosa e non si può aggiustare.
L'unico modo, non è quello di voltar pagina, ma di aprire un altro libro.

Mi sò rotto ju cazzo!!!

Le belle parole le ho sentite, le lacrime le ho versate e altre ne verserò, ma ora devo rifare casa e badare che si rifaccia la fabbrica.

Ho sperato nella mia ingoranza, leggendo il decreto, quello pubblicato, ma poi anche altri hanno letto le stesse cose.

Dove sono i 150000 o gli 80000 euro? Dov'è il sostegno all'impresa? Dov'è.......tutto?

Roccaromana (CE)
mafalda [Carlo Pelliccione] [30.04.2009 12:22]
alba adriatica.

gianna ci fa visita per la seconda volta in una settimana.
bel viaggetto da bergamo.
prenotazione di camera doppia per 2 notti.
hotel sporting.
-avete posto?
-c'è molta gente, ma una camera l'abbiamo
-beh si capisco, con quello che è successo all'aquila
-non signora NON SI PREOCCUPI. abbiamo appena aperto. stia tranquilla.
di terremotati NOI non ne abbiamo.

magari di per se la frase non è niente.
naturalmente ci vuole il tono per chiarire.
e anche lì bisogna esserci.
e siamo diventati diffidenti e permalosi.

ad alba fino a 50 anni fa non sapevano neppure pescare, e solo gli sfigati ci abitavano, quelli che non potevano permettersi una casa a giulianova o a s. benedetto, dove c'era la marina.
con gli aquilani ci hanno fatto le case che hanno vendute per farcisi gli alberghi, e quelle che non hanno vendute le affittano. l'estate agli aquilani e ai turisti. l'inverno alle puttane.
ora chiedono da 800 €/mese in su, a maggio si intende.
gentili. non hanno nemmeno raddoppiato. l'anno scorso ne chiedevano 500. alle puttane.
ma non se sei aquilano con la casa inagibile.
è capace che ti si mettono dentro fino a luglio agosto e poi...fine della stagione, mica gli puoi chiedere 2000 € a settimana come ai milanesi.
alcuni ti fanno pure la faccia contrita
-sa, se ci salta la stagione..noi ci viviamo con l'estate..

uhm, uhm..noi invece no..

non parlo di quello che mi raccontano.
non più.
potrei dirvi cose più colorite, più eclatanti, più televisive.

niente da fare
solo roba di prima mano.
ma è sufficiente.
sufficientemente triste.

il popolo abruzzese è forte e solidale.

buon per loro.

burz3ll4 [D4niele C4tt3ddu] [30.04.2009 08:11]
Se pur ammaliato dalle parole di Carlo,
la questione rimane urgente!!
Abbandonata l'idea di parlare di Papi (ancora in dubbio tra pedofilia e paternita' nascoste), delle troie di regime, di Polacchi inginocchiati agli ultimi semafori, di ciarpame, tacchi a spillo e donne sull'orlo di una crisi di nervi,
convoco con la massima urgenza il Consiglio d'Amministrazione.
All'ordine del giorno: perdita d'audience del sito e revisione del palinsesto

Risulta che molte persone ormai stufe della solita minestra fatta di bassa politica, bassi valori, bassa cultura, riferimenti a persone basse, chiedono a gran voce un miglioramento della nostra programmazione.
Il pubblico e' ormai arcistufo di persone che parlono e scrivono a ruota libera, esprimendo ogni schiocchezza che gli passa per le mente
Tutto cio' non e' piu' tollerabile. Abbiamo bisogno di un sano controllo di qualita' sui contenuti prodotti.
Basta, non siamo mica in uno di quei paesi anglosassoni della banane dove le perone sono libere di esprimersi
Da oggi che si dia alle gente quello che noi crediamo che sia giusto dargli.
Niente piu' polemiche, che guastano l'appettito e l'umore e poi la gente non consuma, niente piu' politica.
Da oggi solo amarcord, natura, cucina, tornei di calcetto e perche no, culi e tette che non guastano mai.
E quello li, come cazzo e' che si chiama, quello con quel nome della minchia con tutte consonanti e una vocale rubata, ahhh SBRVLIZZ, bhe imprigionatelo e tagliategli le falangi. Diceva un sacco di inutilita' anche prima e poi adesso dopo sto terremoto sembra che sia pure peggiorato.
Che taccia o che venga rieducato.


PS: Per delucidazioni sul significato dell'espressione 'minca mia' e delle sue varie declinazioni, suggerisco di rivolgersi ad un esperto di cultura Nuragica (Lorenzo, Anna o Dino per esempio)

Forza e coraggio
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